Dal Congo a Brescia, Maria non vede l'ora di riabbracciare i fratelli
Il giornalista bresciano Fabrizio Vertua e la moglie Annalisa Roversi ancora aspettano che la vicenda sulle adozioni in Congo si sblocchi: la piccola Marie Benedicte, di soli 5 anni, non vede l'ora di riabbracciare i fratelli
Un’attesa che pare infinita, per riabbracciare la piccola Maria Benedicte. Un’adozione già formalmente compiuta, ma su cui pende uno ‘stop’ forzato da parte delle autorità del Congo, a causa di presunte irregolarità sulle adozioni da parte di famiglie americane e francesi.
La piccola ha solo 5 anni, e non vede l’ora di riabbracciare i suoi fratelli più grandi, Zaccaria e Claudio, di 6 e 7 anni, adottati qualche anno fa. Con loro aspettano anche i genitori, il giornalista bresciano Fabrizio Vertua e la moglie Annalisa Roversi: un’attesa snervante, ormai sono passati dei mesi.
Il ‘blocco’ sarebbe dovuto durare fino a settembre, poi l’ennesimo rinvio. Nel maggio scorso una ventina di famiglia aveva potuto finalmente riabbracciare i figli adottivi, atterrati all’aeroporto romano di Ciampino. Ora sono almeno un centinaio i bimbi che in Italia non possono rientrare.
La piccola Maria Benedicte intanto sembra cavarsela bene. Si trova a Casa Marisa, centro d’accoglienza d’ispirazione cattolica. Un bel posto dove stare, dove si mangia almeno due volte al giorno. Ancora, in attesa.