Aziende chiuse per il lockdown, i fiumi bresciani tornano a splendere
Effetto lockdown: la chiusura forzata di numerose aziende ha ripulito anche i fiumi bresciani come il Chiese e l’Oglio
Acque cristalline come mai si erano viste: succede lungo i fiumi bresciani, il Chiese e l’Oglio, tanto che sui social (con ironia) qualcuno si azzarda a scrivere di “Caraibi fluviali”. Per intenderci: sono tornati limpidi manco fossimo di nuovo negli anni Sessanta.
Si comincia con un dato di fatto: un mese (e oltre) di lockdown ha drasticamente ridotto l’inquinamento atmosferico: le ultime stime ipotizzano addirittura del 50%. Ma la produzione ridotta, gli scarichi dimezzati e le tante aziende che sono rimaste chiuse per settimane hanno ripulito anche i fiumi.
Forse è questa l’unica buona notizia di questa maledetta emergenza sanitaria. Anche se non sono mancati, purtroppo, alcuni episodi di sversamenti abusivi (soprattutto sul Chiese): ma sia il Chiese che l’Oglio hanno ripreso il loro colore naturale, limpido come (quasi) mai si era mai visto, testimoniano i residenti.
Acque limpide: e se fosse solo un’impressione?
L’effetto è ovviamente amplificato, come detto, dallo stop forzato di numerose aziende. Ma questa inedita pulizia sarà reale o solamente visiva? Presto per dirlo. Come confermato da Arpa, ad oggi non ci sono analisi scientifiche oggettive che possano confermare il miglioramento della qualità delle acque e la riduzione degli inquinanti.
Ma intanto ci si accontenta della (bella) vista. Sperando che presto tutti possano riavvicinarsi alle chete acque di laghi e fiumi, senza più Coronavirus. A margine della ritrovata limpidezza, si segnala in generale un livello molto basso anche di Chiese e Oglio, con rischio siccità. Ma questa, almeno per ora, è tutta un’altra storia.