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Cronaca Travagliato

Atti sessuali con alunni: bidello ammette le contestazioni

Gli episodi contestati sarebbero avvenuti nell'abitazione dell'uomo

In cambio di una mancetta da pochi euro avrebbe convinto - o cercato di convincere - quattro giovani alunni a consumare atti sessuali. Arrestato con le pesantissime accuse di atti sessuali con minori, corruzione di minore e tentata prostituzione minorile, un bidello di 57 anni che lavorava in una scuola di Travagliato potrebbe finire presto davanti al giudice per l'udienza preliminare. A distanza di 10 mesi la Procura di Brescia ha infatti chiesto il rinvio a giudizio per l'uomo, ai domiciliari da ormai un anno. Lo riporta il quotidiano Bresciaoggi in edicola stamane. 

I fatti. Dopo cinque mesi di indagini, a luglio del 2021 il 57enne venne arrestato con l'accusa di avere più volte consumato -  o cercato di consumare - atti sessuali all'interno dell'abitazione nella quale viveva con l'anziana madre, affetta da problemi di salute. Gli alunni, di età compresa tra i 12 e i 14 anni all'epoca dei fatti, sarebbero stati attirati con la promessa di ricevere piccole somme di denaro, attorno ai 5 euro. 

Nel corso degli interrogatori, davanti al pm, il 57enne ha ammesso le contestazioni, sostenendo però di "essere stato provocato" dai ragazzi. La perizia psichiatrica eseguita nell'ambito dell'incidente probatorio dal professor Sergio Monchieri avrebbe stabilito che il bidello sarebbe un "soggetto pericoloso" con tendenze sessuali "deviate" e affetto da "vizio parziale di mente". 
 

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