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Cronaca Sulzano / Contrada del Drago

Un lago di soldi per Christo: ecco quanto ha guadagnato con il ponte

Dati ufficiosi a pochi giorni dalla chiusura del ponte di Christo: l'artista ha dichiarato di aver pagato tutto lui, 18 milioni di euro. Ma ne potrebbe già incassare una sessantina. L'indotto supera i 50 milioni

Costi e benefici: in una nota stampa ufficiale si legge che Christo “ha finanziato interamente The Floating Piers, con circa 18 milioni di euro”. Questa cifra comprende l'assemblaggio, l'installazione, la manutenzione, la sorveglianza e la rimozione.

Ma il totale include anche “il supporto previsto alle autorità locali, ai Comuni ospitanti e alla Regione per circa 1 milione e mezzo di euro”. Soldi spesi bene: si narra che l'indotto (tra alberghi, noleggi, consumazioni e quant'altro) dei paesi coinvolti possa raggiungere e superare i 50 milioni.

Ci sarebbero attività commerciali che in due settimane avrebbero incassato come in quattro anni. Numeri da record. Polverizzati da un altro record: la vendita dei bozzetti, dei progetti e dei cimeli con cui Christo avrebbe dovuto auto-finanziare la propria opera.

I numeri sono più che ufficiosi, forse solo indiscrezioni: ma già si parla di un incasso di oltre 60 milioni di euro. Tutto finito, ma come sempre un nuovo inizio. “Io e Jeanne-Claude abbiamo concepito The Floating Piers nel 1970”, spiega Christo.

“Solo in seguito ho capito che il lago d'Iseo era il luogo in cui avevo davvero trovato l'ispirazione: l'acqua, il paesaggio, i paesi intorno”. E il futuro? Christo ha già annunciato che tornerà “a concentrarsi e lavorare”.

Due le opere in cantiere: The Mastaba, la costruzione di una gigantesca piramide fatta di barili (vuoti) di petrolio, prevista per gli Emirati Erabi, e Over The River, la copertura con teli e stoffa trasparente del fiume Arkansas, in Colorado.

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