«Atteggiamenti arroganti, Preside incompatibile»: sindacati all'attacco nel caso-Arnaldo
Mentre gli studenti attendono chiarimenti, alcuni insegnanti e Rsu prendono posizione
Se gli alunni attendono un chiarimento ufficiale sulla vicenda che ha scatenato le proteste - la presunta richiesta della Preside, che avrebbe chiesto al bidello di lavargli i vetri dell'automobile parcheggiata nel cortile - alcuni insegnanti a le sigle sindacali vanno all'attacco, criticando esplicitamente l'operato della Preside. La polemica all'interno del Liceo classico Arnaldo entra sempre più del vivo.
Il clamore vissuto nella mattinata di venerdì, con l'assemblea improvvisata nel cortile della scuola, ieri ha lasciato spazio alla riflessione, da un lato, e alle nuove dichiarazioni della Preside e della Rsu dell'Arnaldo, che in un comunicato è intervenuta non tanto sull'episodio incriminato quanto sull'operato della nuova Preside. La presa di posizione dei sindacati è netta: «L'incompatibilità ambientale della sua persona con un'istituzione che da sempre è per la città sinonimo di cultura e democrazia è ormai acclarata e la compromissione del sereno e proficuo clima collaborativo tra tutte le componenti della scuola, che l'aveva da sempre caratterizzata, richiede un intervento immediato e dirimente dell'Ust di Brescia e dell'Ust Lombardia. Fin dal suo ingresso nel liceo Arnaldo - prosegue la nota - la dirigente ha mascherato da piglio dirigista i suoi atteggiamenti maleducati e arroganti, senza peraltro riuscire a nascondere la superficialità con cui ha affrontato e affronta la gestione della scuola». In merito alla vicenda del bidello Gerardo, la Rsu non crede alla buonafede della Preside: «La finzione di scuse formali al corpo docente, che si sono presto rivelate insincere, non ha però interrotto il suo comportamento intimidatorio e prepotente nei confronti del personale Ata».
Da parte sua, Tecla Fogliata, che ha sempre affermato di non aver imposto nulla a Gerardo, si difende dalle accuse. Le sue parole sono riportate dal quotidiano Bresciaoggi: «Non ho dato alcun ordine al bidello. Ho avvertito nella giornata di venerdì tutti i miei superiori dell'accaduto e mi affido alle loro decisioni - commenta il dirigente scolastico dell'Arnaldo -. Sono molto determinata nel portare le innovazioni a questo liceo, anche se confesso di essere stanca di subire queste strumentalizzazioni. Io non cedo, sento il dovere morale nei confronti dei miei studenti e della storia del liceo Arnaldo. La scuola deve consentire a ciascun ragazzo di maturare spirito critico e di ragionare con libertà». Nel frattempo Gerardo, il bidello, è ancora assente da lavoro.