Dalla Sardegna a Brescia la storia di Saverio De Sario, protagonista di “un clamoroso caso giudiziario” (che poi è anche il titolo del libro che questa storia la racconta, a firma del suo legale Massimiliano Battagliola): circa due anni fa era stato condannato per abusi sessuali nei confronti dei figli, il 21 aprile scorso è arrivata invece la sua assoluzione da parte della Corte d'Appello di Perugia, in sede di revisione del processo.

I figli, proprio nei giorni della condanna (che risale al 2015), avevano ritrattato quanto dichiarato una quindicina d'anni prima: lo avevano accusato di abusi, all'epoca dei fatti avevano 7 e 10 anni, poi hanno smentito tutto sostenendo di aver fornito quella versione solo per assecondare la madre. De Sario era stato condannato a 10 anni di reclusione, da trascorrere in carcere a Sassari.

Quelle oltre ad averlo liberato dal carcere, hanno cambiato tutto: il legale di De Sario, appunto Battagliola, ha chiesto un risarcimento di un milione e mezzo di euro allo Stato per ingiusta detenzione, e per i danni biologici, morali e soggettivi subiti. C'è un'opzione alternativa: il pagamento di una rendita vitalizia.

Chi vivrà, vedrà: ma intanto l'assoluzione è cosa certa, e la sua storia è tutta nero su bianco in un libro. Secondo le prime e infondate accuse i fatti sarebbero avvenuti tra la Sardegna e Brescia, la famiglia ha vissuto a lungo e dove tra l'altro ancora vive l'ex moglie. Poi, la ritrattazione: “Mamma ci ha costretti a mentire”. Agli atti del nuovo processo anche un memoriale di Gabriele De Sario, il figlio maggiore, che aveva scritto durante la sua permanenza in una comunità, sempre a Brescia.