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Cronaca Passirano

Discariche e camorra: "Brescia sommersa dai rifiuti, il business continua anche oggi"

Il collaboratore di giustizia Nunzio Perrella torna a parlare di rifiuti (anche bresciani) e di camorra: il suo primo libro "Oltre Gomorra" verrà presentato venerdì alla Libreria Feltrinelli

Nelle settimane successive Perrella è stato ascoltato ancora dalla Procura: l'ex camorrista avrebbe fatto nomi di discariche e imprenditori coinvolti. Per questo è già stato aperto un fascicolo d'indagine. Se ne parlerà anche venerdì sera.

Ma intanto il pentito parla ancora, intervistato dal Corriere della Sera. “Brescia è la provincia che in tutto il Nord ha ricevuto più rifiuti – dice Perrella al giornalista Pietro Gorlani – A Brescia è arrivata roba dall'Est Europa, dall'Austria, dalla Romania. Ci sono zone come Montichiari, Ospitaletto o Passirano dove è stato portato di tutto. La magistratura bresciana conosce tutti i nomi delle discariche, glieli ho già fatti 25 anni fa. Nessuno ha controllato.”

Fa l’esempio dell'ex cava Vallosa, il "vaso di Pandora" della Franciacorta, dove da pochi giorni si è iniziato a scavare, portando alla luce fusti e sacchi sepolti fino a cinque metri sotto terra. L'ex cava fa già parte nel Sito di interesse nazionale Caffaro: negli anni '70 è stato un “buco nero” per rifiuti di ogni tipo, anche materiale di scarto della lavorazioni Caffaro.

La "monnezza", all’epoca, non era un business dei camorristi: “Ce ne siamo accorti solo nel 1989 - continua Perrella -, quando abbiamo cominciato a trasportare scorie nel Sud Italia, perché il Nord era tutto pieno. Ma i proprietari delle discariche non pagavano la camorra. Il business era loro”.

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