Uccisa e fatta a pezzi dal fidanzato, la battaglia infinita della mamma
L'odissea giudiziaria di Gigliola Bono, a quasi 30 anni dal terribile omicidio della figlia Monia, uccisa e fatta a pezzi dal fidanzata. L'uomo è libero dopo meno di 11 anni di carcere
Uccisa una seconda volta: non ha dubbi Gigliola Bono, a quasi 30 anni da quel terribile giorno. Era il 13 dicembre del 1989 quando la figlia Monia Del Pero, allora giovanissima, venne letteralmente fatta a pezzi dal fidanzato. Il ragazzo venne preso, arrestato e condannato: 10 anni e 8 mesi di carcere prima della sua definitiva libertà.
Negli anni non sono mancati i commenti sulla pena giudicata forse troppo “lieve”. Ma la battaglia di mamma Gigliola adesso è un'altra: ottenere un risarcimento dallo Stato per quanto accaduto. Sono anni che la cosa rimbalza tra un tribunale e l'altro.
La richiesta risale al 2011, al Ministero dell'interno che però rimanda la competenza al Tribunale amministrativo di Brescia, insomma al Tar. Anche qui nulla accade, e la vicenda finisce sui tavoli del Consiglio di Stato.
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