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Cronaca Odolo / Via Brescia, 12

Morte del camionista: le grida e i colpi di clacson non hanno evitato la tragedia

All'origine del dramma un malore o una caduta accidentale

Un uomo steso a terra, un camion in manovra, le grida disperate e i colpi di clacson dei camionisti per evitare il dramma. Questi gli ultimi istanti prima della morte del camionista austriaco di 63 anni deceduto giovedì a Odolo all'interno dell'azienda siderurgica Iro (Industrie Riunite Odolesi), dove ieri gli operai hanno scioperato

Travolto e stritolato dalle ruote di un tir in manovra, così è morto - sul colpo (inutile l'arrivo dell'eliambulanza) - Kures Celik, il 63enne austriaco, per il quale è già stata effettuata l'autopsia presso l'istituto di Medicina legale dell'ospedale Civile di Brescia. L'esame servirà per stabilire se l'uomo era steso a terra per un malore - il che spiegherebbe perché non si sarebbe mosso - o se era semplicemente caduto dalla cabina, o ancora inciampato mentre era già sceso. 

Nel frattempo, il quotidiano Bresciaoggi in edicola stamane riporta la cronaca degli ultimi istanti prima della tragedia. Gli operai presenti nel piazzale della Iro hanno gridato con tutto il fiato in corpo per avvertire l'autista del camion in manovra (un uomo di 54 anni), e gli altri camionisti hanno suonato ripetutamente il clacson per metterlo in guardia, ma era troppo tardi, e le ruote del suo tir hanno travolto l'austriaco steso a terra. 

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