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Cronaca Erbusco

“Manuel è cambiato stando con Giulia”. La madre: “Sono senza parole”

Sconcerto a Zocco di Erbusco, dove Manuel Rossi abita con la madre Manuela. Increduli anche i clienti del bar Jolly di proprietà del 28enne, arrestato insieme alla fidanzata Giulia Taesi per l'omicidio di Riadh Belkahala

Manuela è seduta ad un tavolino del Jolly Bar: una pila di giornali davanti a sé, gli occhi gonfi di lacrime, il viso stravolto dal dolore. A darle una mano a servire i clienti del bar, regolarmente aperto, c'è una nipote. È senza parole e chiede rispetto per il suo dolore. Il figlio 28enne Manuel Rossi, proprietario del bar alle porte di Adro,  è stato arrestato martedì sera dai carabinieri e portato a Canton Mombello. Per gli inquirenti lui e la fidanzata Giulia Taesi, 21 anni, sono i responsabili dell'omicidio di Riadh Belkahala, il 48enne tunisino ucciso da 60 coltellate sulla sua Mercedes, in via Manzoni a Zocco d'Erbusco. 

Ad inchiodare la coppia sarebbero state le immagini delle telecamere di videosorveglianza, che mostrerebbero i fidanzati  scappare dal luogo dell'omicidio, poco distante - circa 2 km - dalla casa che Manuel divideva con la mamma, al villaggio Primavera nella frazione Zocco. Il padre Roberto, invece, ha lasciato la Franciacorta da alcuni anni, dopo la separazione dalla moglie. 

Zocco è una frazione molto piccola: due bar, cinque negozi e tante villette a schiera. Un posto tranquillo, dove si conoscono tutti. Per la gente del luogo Manuel è “un bravo ragazzo, cordiale, sempre molto educato”. Il suo arresto ha scioccato l'intera comunità. Eppure, il 28enne pare essersi assunto la piena responsabilità dell'omicidio, consegnando il coltello ai carabinieri e cercando di scagionare la fidanzata di Ospitaletto, ora ai domiciliari.

I due giovani si sarebbero fidanzati poco tempo fa, dopo la tragica scomparsa di Davide Colombi, amico e cliente di Manuel, nonché ex moroso di Giulia, morto in un incidente stradale lo scorso novembre. Forse è stato proprio quel tragico lutto ad unirli, tramutando una semplice amicizia in una storia d'amore. La coppia passava molto tempo insieme e lei aveva anche lasciato il bar dove lavorava per dare una mano al "Jolly". 

“Da quando si è messo con Giulia, Manuel è radicalmente cambiato - racconta la tabaccaia di Zocco -. Prima di incontrarla era sereno, mi parlava sempre del suo bar e dei progetti che aveva per sistemarlo e ingrandirlo: voleva compare tutto lo stabile. Da alcuni mesi, invece, aveva un comportamento strano, sembrava assente quando gli parlavi. Non credo a una parola di quello che è stato detto: Manuel non avrebbe mai fatto una cosa simile. Dicono che ha confessato, ma secondo me lo ha fatto solo per proteggere le fidanzata.”

A far discutere la gente del paese è anche il movente dell'omicidio: la coppia avrebbe ucciso per un debito di 1.000 euro contratto con la vittima per l'acquisto di marijuana. “Manuel non aveva problemi di soldi, aveva appena fatto un tatuaggio da 2.000 euro - continua la tabaccaia -, quindi trovo impossibile che abbia ucciso un uomo per 1.000 euro”

“Se mi avesse detto che aveva bisogno di soldi glieli avrei prestati io - afferma un conoscente della famiglia -.  Perché commettere una follia del genere? Sono allibito, la mamma è una donna squisita, sono molto addolorato per lei e per ciò che è successo.” Manuel racconterà la sua versione dei fatti al gip durante l'interrogatorio di convalida del fermo, che dovrebbe tenersi nelle prossime ore. 

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