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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Fiesse

Terrorismo: un “like” su Facebook diventa un indizio di colpevolezza

Lo strano caso di Gaffur Dibrani, 24enne di Fiesse già arrestato per apologia di terrorismo, poi scarcerato ed espulso dall'Italia: la Cassazione dà ragione alla Procura e chiede di nuovo il carcere

Per il Riesame i suoi apprezzamenti virtuali non erano riconducibili a una precisa volontà terroristica, ma riferibili semplicemente alla sua matrice religiosa, appunto musulmana. Ma per la Cassazione, chiamata in causa dalla Procura, in realtà non sarebbe così, e con quei “like” e quelle condivisioni il giovane Dibrani avrebbe “apertamente” inneggiato all'Isis e ai suoi simboli.

In particolare sono i due i video finiti sotto la lente della Procura, e per cui il 24enne di Fiesse (dove ha abitato per più di un decennio) era stato accusato di apologia e propaganda di terrorismo. In uno di questi, un combattente dell'Isis veniva inquadrato mentre si “offriva” ad Allah come martire, e dedicava le sue parole ai “martiri” della guerra “contro i nemici dell'Islam”.

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