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Cronaca Tignale

Morto per il freddo e la fame: così l'ha ritrovato il figlio

Smarritosi durante una passeggiata, mancava da casa da due settimane

Ha camminato a lungo per sentieri che la malattia (soffriva di Alzheimer) gli ha reso irriconoscibili, fino a che, sfinito, si è fermato al sopraggiungere dell'oscurità. Fabio Castellini, l'82 enne scomparso da casa lo scorso sabato 26 marzo, è stato ritrovato privo di vita in un anfratto nei pressi del ponte medievale che univa gli altopiani di Tignale e Tremosine. 

Nella giornata di ieri non era ancora stato reso noto cha a trovare il cadavere fosse un gruppo del quale faceva parte anche il figlio, anch'egli bancario come il padre. Assieme ad altri familiari e alcuni amici escursionisti, il figlio non voleva lasciare nulla di intentato, e seppur con poche speranze stava cercando il padre lungo sentieri e attraverso boschi che fino alla mattina di ieri avevano nascosto il cadavere. 

Volontari del soccorso, vigili del fuoco, soccorso alpino, carabinieri: le ricerche si sono susseguite per giorni fino a che non si è deciso di gettare la spugna. Ieri mattina però, a circa sei chilometri dall'abitazione dalla quale era partito, è stato ritrovato il cadavere del pensionato. Uno degli escursionisti che faceva parte del gruppo uscito per le ricerche nella mattinata di ieri, interpellato dal quotidiano Bresciaoggi, ipotizza che l'uomo si sia fermato nell'anfratto perché stanco, affamato e infreddolito per il sopraggiungere della notte, e lì abbia trovato la morte.  

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