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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Limone sul Garda

Approfittano di un anziano imprenditore, assegni da 50.000 euro: condannati 2 avvocati

Sono stati condannati a 1 anno e 8 mesi (in primo grado) gli avvocati Ernesto Folli e Luca Dagnoli, accusati di circonvenzione di incapaci nei confronti dell'imprenditore (ora deceduto) Vincenzo Risatti

Sono stati condannati a 1 anno e 8 mesi di reclusione (ma con pena sospesa) gli avvocati Ernesto Folli e Luca Dagnoli, il primo civilista e il secondo penalista, accusati di circonvenzione d'incapace nei confronti dell'albergatore gardesano (era di Limone) Vincenzo Risatti, all'epoca 90enne (e oggi deceduto). L'anziano avrebbe firmato ai due imputati un doppio assegno da 50mila euro, circa un mese prima che venisse dichiarato incapace di intendere e di volere.

I due legali hanno sempre difeso il loro operato, anche con certificati medici (datati maggio e dicembre) in cui sarebbero state accertate le piene capacità mentali di Risatti. Noto imprenditore della zona, in vita aveva costruito e gestito un impero turistico: proprietario di quattro alberghi, con fatturati milionari.

La condanna in primo grado di Folli e Dagnoli ha di fatto ridotto la proposta dell'accusa, che al giudice aveva chiesto tre anni di carcere. Probabilmente non finirà qui. Così come non finisce qui la trafila giudiziaria dell'avvocato Dagnoli.

Sarà di nuovo in tribunale, e sempre accusato di circonvenzione d'incapace, nell'ambito del secondo filone d'indagine per cui sono già stati condannati la badante di Risatti e il figlio della donna. Una curiosità: il defunto Risatti, tra l'altro, era pure lo zio dell'avvocato Dagnoli.

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