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Cronaca Roncadelle

Aveva paura di perdere tutto: la vita al limite del killer Cosimo Balsamo

Le aveva provate tutte, ricorsi e perfino proteste plateali: voleva evitare ad ogni costo la confisca dei suoi beni e della sua casa. Un “tarlo” che a quanto pare l'ha ossessionato fino all'ultimo

Aveva portato anche un regalino a un giudice, una volta: tre cartucce di fucile e altri otto proiettili nel cestino della bicicletta del magistrato. Un uomo schivo, raccontano i vicini di casa: molti di loro mercoledì sono stati chiusi in casa tutto il giorno, spaventati dal viavai di carabinieri e polizia, chissà cosa sarebbe potuto succedere se Balsamo fosse tornato verso casa.

Non lo ha fatto: da Flero è “volato” a Vobarno, dove ha freddato – dopo aver ucciso Elio Pelizzari – anche James Nolli, suo vecchio amico e più che altro compagno di illeciti. Anche Nolli era stato condannato per la “banda dei Tir”, ma con una pena più lieve: 4 anni e 4 mesi senza confisca dei beni, rispetto ai circa 7 anni di Balsamo con la confisca della casa.

Originario di Brindisi, entra nei “radar” delle forze dell'ordine dal 1999. Viene arrestato per la prima volta nel 2002, poi condannato nel 2009. Dentro e fuori dal carcere, ci torna un paio d'anni fa quando viene fermato alla guida di un camion rubato. Appena uscito di prigione sale sul tetto del Tribunale, solo un paio di giorni fa è stato fermato alla guida di una moto, senza patente.

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