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Cronaca

Christo: “Il mio ponte un’opera inutile, creata per andare da nessuna parte”

Parlando del suo ponte galleggiante, l’ha definito “inutile, irrazionale, irresponsabile, non giustificabile”, ammettendo inoltre di non aspettarsi un simile successo di pubblico (1.200.000 i visitatori). Quella del lago d’Iseo è stata “un’espressione di totale libertà” e, proprio per questo, “nessuno può possederla o comprarla”. In quanto pura libertà, "non poteva nemmeno durare per sempre".

"The Floating Piers", ha poi aggiunto, "è stato un ponte costruito per andare da nessuna parte", “non al centro commerciale o a trovare amici”, ma proprio da nessuna parte. Inutile e irrazionale, appunto, come tutta la vera arte, che - a ben vedere - è sempre senza scopo alcuno di utilità, nonché gratuita, limpido dono: espressione di totale libertà da cui nasce la bellezza.

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