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Cronaca Via Malta, 81

Ragazzo scomparso: “Mi hanno rinchiuso in una stanza minuscola, vogliono i soldi”

Il giallo della scomparsa di Alessandro Sandrini, operaio 32enne di Folzano decollato da Orio al Serio un anno e tre mesi fa, e da allora mai tornato a casa. La telefonata alla madre: “Sono con altre persone sequestrate”

Giovane operaio in cassa integrazione, Sandrini si era concesso una vacanza in Turchia nell’ottobre del 2016. Decollato da Orio al Serio e atterrato a Istanbul, per poi raggiungere la città di Adana: qui avrebbe passato i suoi sette giorni, tutto regolare. L’albergo risulta pagato (fatta eccezione per le consumazioni al frigo bar), poi la telefonata alla fidanzata: “Sto per partire, vienimi a prendere in aeroporto”.

Poi il buio totale: il telefono spento, nessuna traccia, in aeroporto non ci è mai arrivato. Passa un anno e arriva la prima telefonata, la seconda, ora la terza. Tutto è possibile, si lavora su più fronti: la Squadra Mobile di Brescia, il ministero degli Esteri, la polizia internazionale, le autorità turche. In cerca di un indizio concreto.

Partendo ancora da qui, dall’ultima telefonata: “Mamma sto bene”, avrebbe concluso Alessandro. La chiamata è durata meno di due minuti. “Mi ha detto di continuare a parlarne con i media – spiega mamma Evelina – io l’ho fatto, ma nel rispetto di chi fa le indagini, che mi ha chiesto di non dire troppo”. Intanto, una magra consolazione: "L'ho sentito più tranquillo. Spero davvero di poterlo rivedere presto".

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