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"Brucia bene la legna": consigli utili per l'utilizzo di stufe e camini

Al via anche nel 2020 la campagna per un corretto utilizzo di stufe e camini: dalla legna vergine alla modalità di accensione, tutti i trucchi per ridurre l'inquinamento

La percezione comune considera la combustione domestica della legna una pratica tradizionale, quasi naturale, quindi innocua per la salute. Le evidenze scientifiche mostrano invece che le emissioni di polveri fini e composti tossici dei piccoli apparecchi a legna (caminetti, stufe, inserti) sono molto rilevanti: in molte zone questa è la principale sorgente inquinante per l’aria che si respira. Per informare i cittadini sulle possibili conseguenze per la salute e per l’ambiente, nell’ambito delle attività del Life Prepair e con il coordinamento di Regione Lombardia, ha preso avvio anche per il 2020 la campagna “Brucia bene la legna, non bruciarti la salute”, focalizzata sul corretto utilizzo della legna come combustibile e sulle strategie per ridurre l’inquinamento da legna. 

Ancora oggi, infatti, la legna è molto utilizzata per scaldare le abitazioni e, nell’ambito del bacino padano, una non corretta combustione della legna costituisce una delle principali cause di inquinamento dell’aria. Le principali tipologie di apparecchi sono i caminetti aperti e chiusi, le stufe tradizionali e avanzate, le stufe a pellet e le caldaie. Di seguito il decalogo di consigli per una corretta gestione di stufe e camini.

Informati e scegli correttamente

Quando acquisti un apparecchio a legna, puoi fare molto per ridurre le emissioni inquinanti, comprando un apparecchio efficiente e moderno, che inquina molto meno di quelli più vecchi o di scarsa qualità. Per i nuovi apparecchi è stata definita una classificazione, da 1 a 5 stelle, sulla base dell’efficienza e delle emissioni inquinanti. 

Usa solo legna vergine

Se bruci materiali diversi dalla legna (per esempio, giornali o riviste, cartone, tetrapack, fogli plastici), non solo inquini l’ambiente ma danneggi la salute tua e degli altri. Non usare pezzi di mobili: anche se non si vede la vernice, sono generalmente trattati con sostanze pericolose se bruciate. Similmente evita di impiegare cassette e bancali.

Accendi il fuoco dall'alto

Per accendere il fuoco non usare legna sporca, carta o riviste. Usa gli accendifuoco o pezzetti di legna più piccoli e spaccati (no tondelli e ramaglie). La legna va disposta collocando in basso i pezzi di maggiori dimensioni e via via quelli di minori dimensioni, avendo comunque cura di non sovraccaricare il focolare. La carica deve essere accesa dall’alto e non dal basso, ponendo accendifuoco in un castelletto formato con i pezzetti piccoli. In questo modo la combustione procede più lentamente ed è più controllata.

Usa combustibili di qualità

Stocca la legna in un luogo asciutto e ventilato per almeno due anni prima di bruciarla. In alternativa, acquista legna già essiccata. Impiega pezzi di piccole dimensioni, spaccati piuttosto che tondi. La qualità della legna può essere certificata secondo la norma UNI EN 17225-5. Ricorda di portare in casa la legna il giorno prima del suo utilizzo.

Gestisci correttamente la combustione

La produzione di inquinanti aumenta in caso di continui spegnimenti e accensioni del focolare. Carica nuova legna quando si è formato un letto di braci, non mentre vi è ancora la fiamma. Lascia sempre spazio tra legna e pareti del focolare perché l’aria comburente possa circolare. Per ridurre la quantità di calore, bisogna ridurre la quantità di legna caricata, non ridurre l’ingresso di aria, perché si genera più inquinamento.

Controlla il fumo del camino

Un fumo scuro e denso in uscita dal camino è segno di una combustione non corretta e più inquinante. Una buona combustione produce fumi quasi invisibili all’uscita del camino, nessun odore sgradevole, poca fuliggine, cenere fine bianco-grigia, fiamma da blu a rosso chiaro. Se senti odori provenienti dalla combustione della legna, significa che la combustione non è corretta o non si sta usando legna vergine.

Fai pulire la canna fumaria

Secondo i dati dei Vigili del Fuoco, ogni inverno in Italia ci sono circa 10.000 incendi di tetti derivanti dall’incendio di canne fumarie. La manutenzione periodica della canna fumaria permette di prevenire incendi che possono riguardare anche parti dell’abitazione. L’autocombustione della fuliggine depositata nella canna fumaria può portare la temperatura all’interno del camino a più di 1000 gradi.

Rispetta i divieti

In alcune Regioni (Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna), esistono divieti di installazione e utilizzo degli apparecchi più vecchi e obsoleti. Controlla che il tuo apparecchio non sia fra quelli già oggetto di divieti.

Niente rifiuti nelle stufe

Stufe e camini non sono inceneritori, bruciare rifiuti in una stufa non solo danneggia se stessi e inquina l’ambiente, ma costituisce un reato di smaltimento illecito dei rifiuti e di emissioni moleste per le persone.

Efficienza energetica

Ricorda infine che una efficace riduzione dei consumi e delle emissioni si ottiene coibentando le abitazioni e con altri interventi che migliorino l’efficienza energetica. La legna è una fonte rinnovabile e non deve essere impiegata per alimentare lo spreco energetico. Per questo puoi anche avvalerti degli incentivi e delle detrazioni fiscali previste.

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