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Arriva l'autunno, si accende il riscaldamento: il decalogo del risparmio

I consigli di Legambiente per un inverno a basso impatto (economico e ambientale)

Da giovedì 3 novembre anche a Brescia (e in diversi capoluoghi, tra cui Milano) sarà consentito accendere gli impianti termici di case, condomini e uffici. Ma sarà davvero necessario? Se lo chiede Legambiente, che la spiega così: "Le temperature medie scenderanno di 4-5 gradi rispetto alle scorse settimane - si legge in una nota - probabilmente pioverà e l'aumento di umidità aumenterà la sensazione di disagio termico: di sicuro è arrivato il momento di cambiare il guardaroba, riponendo definitivamente l'abbigliamento estivo".

Come cambia il clima

Ma il freddo potrebbe ancora tardare: "Sarà un clima solo più vicino alla norma stagionale - dichiara Samantha Pilati, responsabile dei servizi meteo di Fondazione Omd - e anzi con temperature più miti di quelle tipiche degli ultimi anni: rispetto a una temperatura media di circa 11,6 gradi, tipica della prima decade di novembre, nei prossimi giorni le medie oscilleranno intorno ai 14-15 gradi, rimarcando la tendenza dell'ultimo decennio".

Comunque vada, il riscaldamento (almeno al Nord e in Lombardia) prima o poi lo si dovrà accendere. "Ma di fronte a costi aumentati a dismisura - commenta Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia - possiamo limitare i danni per i bilanci familiari mettendo a punto strategie di risparmio, tagliando sprechi, inefficienze e cattivi usi dell'energia termica. Certo è una magra consolazione per tante famiglie in difficoltà, ma un cambio di abitudini potrà produrre miglioramenti a lungo termine, con benefici anche per la riduzione di inquinamento ed effetto serra".

Il decalogo di Legambiente

Vediamo allora il decalogo di Legambiente per una stagione fredda a basso impatto, economico e ambientale:

  1. rispettate le disposizioni di legge che prevedono che, in Pianura Padana, gli impianti termici debbano essere in funzione per max 13 ore/giorno e con una regolazione termica a 19°C;
  2. indossate abiti caldi anche in casa;
  3. impostate il riscaldamento della zona notte a temperature più basse di quella della zona giorno (ad esempio termovalvole in posizione 2 nelle stanze da letto, 3 in soggiorno);
  4. effettuate il ricambio d’aria preferibilmente nelle ore meno fredde (primo pomeriggio), aprendo contemporaneamente tutte le finestre per non oltre 5 minuti;
  5. effettuate la manutenzione annuale e il controllo fumi dell’impianto termico;
  6. collocate un pannello termoisolante e riflettente nello spazio tra parete e termosifoni, quando questi sono installati su muri esterni dell’edificio, per limitare le perdite di calore;
  7. mantenete libero lo spazio sovrastante i termosifoni (niente copricaloriferi, tessuti o altri oggetti appoggiati) per assicurarne un funzionamento efficiente;
  8. preferite la doccia al bagno e limitate il consumo di acqua calda sanitaria:
  9. l’umidità atmosferica in casa peggiora il disagio termico e favorisce la formazione di muffe: usate sempre i coperchi nella cottura di alimenti e ricambiate l’aria in bagno dopo la doccia. Utilizzate il deumidificatore nel locale in cui vengono stesi i panni ad asciugare;
  10. programmate la ristrutturazione energetica della vostra abitazione: non è un dramma se avete perso il treno del Superbonus, potete sfruttare gli incentivi esistenti per un programma di interventi che vi permetta di rinnovare gli infissi, installare impianti a fonti rinnovabili, cambiare l’impianto termico, isolare murature e coperture, entro un arco di tempo compatibile con il vostro bilancio familiare.
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