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Cosa serve (e come fare) per aprire un b&b

Aprire un b&b in provincia di Brescia (e in Lombardia): tutto quello che c'è da sapere

Trasfomare casa in un b&b: si può, eccome. La Regione Lombardia definisce il bed&breakfast (b&b) come un'attività svolta a conduzione in forma imprenditoriale da chi, in maniera non continuativa, fornisce alloggio e prima colazione in non più di 4 camere con un massimo di 12 posti letto, avvalendosi della normale organizzazione familiare, compresa l'eventuale presenza di collaboratori domestici della famiglia. Il quadro normativo di riferimento è la Legge regionale 27 del 2015, a cui nel 2018 è stata aggiunta un'integrazione, ma che riguarda in particolare le Case vacanze (Cav). E' necessario inoltre implementare gli arredi base, oltre al letto anche armadi, comodini e lampade: gli ospiti devono accedere alla loro stanza senza entrare in altre camere o servizi destinati ad altri ospiti. Il bagno deve essere ad uso esclusivo degli ospiti, anche condiviso, ma attrezzato con lavandino, water, doccia, specchio e tutto quello che serve.

E' un fenomeno sempre più diffuso, che si accompagna appunto alle case e appartamenti per vacanze. Ma se volessimo aprirne uno? E' bene ricordare che, in Lombardia e in provincia di Brescia, l'esercizio dell'attività di b&b non necessita d'iscrizione nel registro delle imprese e di apertura di partita Iva. L'attività deve osservare un periodo di interruzione non inferiore a novanta giorni anche non continuativi. Ogni periodo di interruzione dell'attività deve essere comunicato preventivamente alla Provincia di Brescia.

Come aprire un b&b

Per iniziare l'attività di b&b è necessario presentare la Scia al Comune dove è ubicata la futura struttura ricettiva. La Scia è una segnalazione certificata d'inizio di un'attività che, per alcune categorie economiche, sostituisce il rilascio di un'autorizzazione da parte della Pubblica amministrazione: la Scia costituisce titolo necessario per intraprendere con decorrenza immediata l'esercizio dell'attività. La Scia va presenta esclusivamente in modalità telematica allo sportello telematico competente per il territorio dove si svolge l'attività.

Gli adempimenti di legge

I locali destinati all'esercizio di b&b possiedono i requisiti igienico-sanitari ed edilizi previsti per i locali di civile abitazione. Questi sono tutti gli adempimenti previsti dalla legge. Ovvero: i b&b sono tenuti:

  • a presentare una Scia al Comune territorialmente competente ove è ubicata la struttura ricettiva non alberghiera;
  • al rispetto delle disposizioni in materia fiscale e di sicurezza previste dalla normativa statale vigente;
  • alla comunicazione dei flussi turistici, attivando la collaborazione con la Provincia;
  • all’adempimento della denuncia degli ospiti in base alle indicazioni dell’autorità di pubblica sicurezza (attraverso il portale della Polizia di Stato per la compilazione del form di denuncia degli ospiti e ottenendo la relativa password di accesso dalla Questura);
  • a stipulare una polizza assicurativa per i rischi derivanti dalla responsabilità civile verso i clienti;
  • a esporre i prezzi massimi praticati nell'esercizio in modo ben visibile nei locali di ricevimento del pubblico, oltre che in lingua italiana, almeno in due lingue straniere;
  • a comunicare preventivamente alla Provincia competente;
  • a esporre all’esterno della residenza a spese di chi esercita l’attività l’apposito contrassegno identificativo.

Come preparare la colazione

Per la preparazione della prima colazione agli alloggiati è necessario che il titolare adempia agli obblighi previsti dal regolamento (CE) 852/2004 compresi il possesso dei relativi requisiti igienico sanitari, la formazione HACCP e la redazione di un piano di autocontrollo e che, all’atto di presentazione della Scia, compili la sezione relativa alle attività economiche in campo alimentare.

Se il titolare del b&b ha ottemperato a quanto previsto anche i collaboratori che fanno parte dell’organizzazione familiare e gli eventuali collaboratori domestici, previa formazione HACCP, possono preparare la prima colazione. In caso contrario la somministrazione della prima colazione dovrà avvenire solo mediante messa a disposizione dell’ospite di alimenti preconfezionati o tramite convenzione con imprese alimentari registrate e con bevande calde e fredde servite in modalità self service.

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