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Come far crescere un prato sul balcone di casa

Tutto è possibile, con un po' di pazienza: anche coltivare l'erba sul balcone di casa

Guida per i pollici verdi che abitano in città, oppure in un condominio di provincia: gli amanti del verde più temerari possono armarsi di buona volontà (e degli attrezzi giusti) e prepararsi a creare il proprio giardino pensile. Più o meno: ma non è vietato allestire un prato direttamente sul balcone di casa. Per farlo devono essere rispettate alcune regole (sempre meglio consultare il regolamento condominiale) così da non creare fastidi ai vicini e nemmeno eventuali danni alla struttura. Ma oggigiorno tutto è possibile.

Prima di cominciare meglio avere a portata di mano tutto quello che ci serve. Quindi il terriccio, la semina, le guaine per evitare infiltrazioni (e problemi sgraditi). Se serve, mettiamo da parte l'orgoglio: non è vietato nemmeno chiedere aiuto a un professionista del settore o a un'azienda specializzata.

Come realizzare un prato sul balcone

La prima fase del nostro futuro prato sul balcone, come da prassi, comincia dalle fondamenta. Ovvero, prepariamoci a piazzare una serie di guaine, in questo caso da sistemare nella parte inferiore della muratura. Sotto questo primo strato, andrà poi inserita un'altra guaina, così da impedire alle radici di provocare danni, e ancora un foglio di materiale plastico per il filtraggio dell'acqua. Solo una volta allestito tutto questo si potrà procedere con la posa del terriccio.

E' il tempo del terriccio

Sistemate le fondamenta, è il tempo del terriccio. Dando sempre uno sguardo alle regole condominiali, la profondità ottimale è di circa 30 centimetri: questo per garantire all'erba di essere ben radicata e per una coltivazione migliore di piante e arbusti. In prima battuta si può pensare anche di arrivare a 40 centimetri: questo perché il terriccio tenderà a compattarsi, sia per la pioggia che per il nostro inevitabile calpestio.
La miscela ideale, a detta degli esperti, si compone di un buon 50% (la metà) di terriccio universale: per quel che resta, due quinti di torba e tre quindi di sabbia. Anche in questo caso, non fa male rivolgersi a uno specialista. 

La fase della semina

Il passo successivo è ovviamente la semina. Una volta che il terriccio è davvero pronto, procediamo con la distribuzione dei semi: dovranno essere coperti con cura, magari premuti con un'asse così che possano aderire meglio e infine innaffiati a volontà (meglio non essere tirchi stavolta). Per ottimizzare la gestione del nostro prato sul balcone, si può pensare anche a una soluzione “mobile”: magari allestendo della vasche o dei piani che si possano spostare in base alle proprie necessità.

C'è un'alternativa: l'erba sintetica

Di certo l'effetto non è lo stesso. Ma l'erba sintetica rimane una valida alternativa. Sul mercato ce ne sono varie tipologia: tra le più note sicuramente l'erba sintetica a intaso, che per i profani è quella che viene utilizzata per gli impianti sportivi. Ha una base di sabbia, su cui viene poi saldato il manto erboso. 

In seconda battuta la cosiddetta “soluzione pre-finita”: è un passo in avanti dal punto di vista della qualità (e dunque anche dei costi), è prevede una base di sabbia ma composta di microfibra, che ne riduce il peso e ne migliora la durata.

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