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Come riscaldare casa in modo smart con il cronotermostato

Un altro passo verso la Smart Home: il cronotermostato per organizzare il riscaldamento di casa, anche stanza per stanza

Siamo arrivati ai primi di novembre, e ormai non c'è Comune bresciano – salvo rarissime eccezioni – dove in gran parte delle case sono accesi il riscaldamento e i termosifoni. In queste settimane di lockdown, anche se “light”, aumenteranno sicuramente anche le ore passate tra le mura della propria abitazione: per questo è importante tenere sotto controllo la caldaia e anche considerare alcuni utili trucchetti per risparmiare qualcosa in bolletta.

Va in questa direzione la domotica, con i dispositivi hi-tech pensati per rendere la nostra casa sempre più smart: a fronte di un investimento, piccolo o grande che sia, è possibile ottenere dei considerevoli risparmi sul lungo periodo. Serve (anche) a questo il cronotermostato, sempre più diffuso anche nelle abitazioni bresciani. Vediamo cos'è e come funziona.

Come funziona il cronotermostato

A cosa serve il cronotermostato? Stiamo parlando di un dispositivo che ci permette di tenere sotto controllo la temperatura di casa anche in ambienti differenti. Questo tipo di apparecchi, infatti, sono in grado di percepire la temperatura reale della stanza, e mettere in funzione gli impianti di riscaldamento (appunto, nelle singole stanze) quando comincia a fare un po' freddo.

Di fatto è una sorta di evoluzione del solito termostato: il meccanismo tradizionale, infatti, è collegato all'impianto di riscaldamento tradizionale e si aziona solo quando si scende al di sotto di una determinata temperatura; il cronotermostato, invece, permette di gestire l'impianto in base alla giornata, agli orari e alla stagione. Buona notizia per gli appassionati: i cronotermostati sono attrezzati per il funzionamento da remoto, grazie ad apposita app.

Funzionalità e vantaggi

Tra le funzionalità più importanti del cronotermostato c'è sicuramente il “timer”: è quello che ci permette di programmare l'accensione del riscaldamento, a distanza, in qualsiasi ora della giornata. Ad esempio dopo una lunga giornata di lavoro, attivandolo in tempo per far raggiungere alla stanza (o alle stanze) selezionata la temperatura che ci serve, non appena varchiamo la soglia.

Parlavamo del risparmio: è questo uno dei vantaggi più visibili del cronotermostato. Spegnendo il riscaldamento quando non serve, impostandolo invece quando ce n'è bisogno (anche a distanza, appunto: in caso di ritardo nel rientro o di cambi di programma) si riduce il consumo di energia e di conseguenza anche l'impatto sull'ambiente.

Quale modello scegliere

Nello specifico, i cronotermostati si dividono in due modelli principali: il cronotermostato digitale, collegato all'impianto di riscaldamento tramite un collegamento elettrico, e il cronotermostato wi-fi, che si connette invece alla rete internet (ed è quello che possiamo controllare anche da remoto, lontano da casa). A loro volta i cronotermostati sono attrezzati con funzioni precise: abbiamo già citato il timer, non da meno la funzione “programmazione” (giornaliera e settimanale) e il display dall'interfaccia intuitiva, di facile lettura per un utilizzo più veloce.

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