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L'arte del recupero: come arredare casa con oggetti e materiali del riuso

Un libro per raccontare “L'arte del recupero” e le “idee insolite per arredare”: dal legno ai gusci, vecchie bottiglie, tende e lavandini

“L'arte del recupero. Idee insolite per arredare”: è questo il titolo del nuovo volume (fotografico e non solo) di Joanna e Oliver Maclennan, una vera e propria “celebrazione dell'autosufficienza” in cui vengono presentati una serie di interni decorati con oggetti di recupero, riciclati o anche reinventati, ritrovati in natura in tutto il mondo. Un inno alla creatività, ideale per chi ricerca la frugalità e l'ecosostenibilità.

Il libro, edito da Jonglez, mostra anche metodi per arredare la casa attraverso la ricerca di oggetti, naturali o abbandonati: in spiaggia, nella foresta, recuperati in ambiente urbano. “L'arte del recupero” viene definita come “la guida più completa per decorare la casa in maniera originale e soprendente, utilizzando le forme suggerite dalla bellezza della natura”.

Riciclo e recupero per costruire e arredare

Il libro è come un viaggio intorno al mondo in quattro capitoli: la costa, l'ambiente rurale, l'ambiente selvaggio e l'ambiente urbano. Ciascuno di questi, si legge sull'Ansa, “con specifiche proposte, suggerimenti e pratiche virtuose di recupero”. Nella preview di poche pagine disponibile anche sul sito web di Jonglez, si parte dalla Spagna, dall'isola di Ibiza, fino alle dune degli Stati Uniti, oppure la città di Oslo.

Qualche idea per il recupero di oggetti per la casa

Scarlett vive a Portinatx, nella parte più a nord di Ibiza, insieme al marito, ai figli, i suoi cani. La sua casa è stata ricavata da un vecchio mulino, costruito più di 300 anni fa: tutto, o quasi, al suo interno è recuperato, riciclato. A partire da bottiglioni di vino e olio ormai svuotati, da cinque litri e forse più, di colore verde e azzurro che ormai sono elementi d'arredo, hanno guadagnato un nuovo valore d'uso. Oppure sgabelli, tavoli e sedie: trovati e acquistati in un mercatino delle pulci.

Dall'altra parte dell'oceano c'è un capanno sulle dune, a Provincetown negli Stati Uniti. Può essere raggiunto solo a piedi, “una benedizione se quello che si cerca è la solitudine”. Una casa nel niente, abitata e vissuta da Jackson Pollock, Mark Rothko, Normain Mailer, Harry Kemp (il celebre poeta delle dune) e ora affittata da Anie e Juliette, artista la prima, imprenditrice la seconda. Il capanno ha tante storie da raccontare: costruito con il legno arrivato dal mare, utilizzando un tempo dai pescatori, poi dagli artisti. Dentro è tutto recuperato, perfino le finestre: arredato con quello che regalano la spiaggia e l'oceano, piccoli sassi, gusci di ostrica, pezzetti di legno.

Infine Oslo, Norvegia, nell'atelier del vasaio: in pieno centro alla città, non lontano da un parco. Nella casa-studio vive Ragnhild, che produce da sé perfino le tazze per il caffè: due settimane circa per produrne una. Ognuna è diversa dall'altra, con un manico in pelle. Il pavimento ha più di un secolo di vita, porta i segni del precedente inquilino (che in realtà era una piccola fabbrica). La casa è piena di oggetti fai da te, ma anche tante cose recuperate online, a costo zero: mobili vecchi ma ancora vivi, trovati sul web “leggendo attentamente i siti nei quali la gente dà via le cose gratuitamente”.

Oggetti di recupero a Brescia

Tende che diventano paralumi, barche che diventano case sulla terraferma, lavandini che diventano dei tavoli e viceversa. Tante idee prese dal libro, ma tante che possono arrivare con la propria testa. Qualche utile indirizzo, anche solo per fare un giro, tra i mercatini dell'usato e vintage a Brescia: Niente di Nuovo in Via Massimo d'Azeglio 1/a (telefono 030 3452479), Mercatopoli in Via Luigi Apollonio 15 (telefono 030 8372973), Tutto Usato e Nuovo in Via Divisione Acqui 86 (telefono 030 6366842).

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