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"Post vacation blues": ecco perché siamo depressi quando finiscono le vacanze

Sindrome da rientro, stress post-vacanza: ecco cosa fare

Domanda retorica, risposta complessa: ecco perché siamo depressi quando finiscono le vacanze. In tanti le hanno già fatte, si avvicina ormai la fine di agosto: si torna in fabbrica, in ufficio, presto i ragazzi a scuola (si comincia il 12 settembre). E' il brusco passaggio dal relax alla riconferma della solita routine, lavorativa e non: indistintamente si prova un gran senso di tristezza, che spesso sfocia in nervosismo. Gli inglesi lo chiamano "Post vacation blues", dove "blue" è sinonimo di tristezza o depressione.

In Italia è noto come "stress post-vacanza", o "depressione da rientro": una sindrome sempre più diffusa che si traduce, per chi torna al lavoro, in senso di stordimento, calo dell'attenzione, apatia e anche mal di testa. Secondo uno studio condotto nel 2018 a "In a Bottle", un italiano su tre soffre di "post vacation blues" o "sindrome da rientro". 

Perché siamo tristi dopo le vacanze?

"La questione non riguarda solo il fatto che siamo tristi di rientrare - spiega Francesco Bocci, psicoterapeuta e psicologo digitale di Brescia - ma che siamo tristi di tornare alla nostra routine. In vacanza o in viaggio entriamo in una modalità analogica, rallentiamo, mettiamo da parte i ritmi serrati. Al ritorno il sentimento più diffuso è un mix di tristezza e rassegnazione. Questo perché se la nostra vita normalmente è frustrante e non appagante, non saranno una decina di giorni di relax a restituirci la serenità".

Cosa fare con la "sindrome da rientro"

Cosa si può fare, allora, nella fase più acuta del "post vacation blues"? Un primo suggerimento è, se possibile, rientrare al lavoro gradualmente. E ancora, concedersi dei piccoli "momenti sensoriali" quotidiani, che siano annusare un fiore o ascoltare una canzone che ci piace, leggere, giocare o camminare. "L'equivoco di base - continua Bocci - è credere che la mente si ricarichi con il riposo. Per questo si resta spiazzati se al rientro da una vacanza si prova tristezza. Ma la mente in realtà si ricarica portando a termine le cose che desideriamo. Se si parte soddisfatti, si torna soddisfatti: se viceversa si parte insoddisfatti, si torna insoddisfatti".

Il ritorno a scuola di giovani e adolescenti

A soffrire di questo malessere sono anche i più giovani, soprattutto durante l'adolescenza: per molti di loro, spesso, il rientro a scuola dopo le vacanze può essere un'esperienza addirittura "traumatica". Della serie prevenire è meglio che curare, meglio prepararsi: "Durante le ferie - dice ancora Bocci - è tipico rinviare l'accettazione del rientro, ma questo non fa che peggiorare le cose. Abbiamo una parte di noi eccessivamente autocritica che non ci fa godere i periodi di vacanza, e di conseguenza non ci permette di pensare al lavoro (o allo studio, ndr) come a un sano momento di rientro dopo un po' di ristoro. Sarebbe bene riappropriarci dell'idea che quelle vacanze ce le siamo davvero meritate".

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