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Salute

Non solo cibo: come combattere la ritenzione idrica

Non c'è solo l'alimentazione alla base della ritenzione idrica: vediamo quali sono le cause, i sintomi e gli eventuali rimedi

Abbiamo già parlato degli alimenti consigliati per combattere la ritenzione idrica. Oggi ci dedichiamo, invece, a un approfondimento più scientifico su un problema che purtroppo attanaglia, anche in Italia, milioni di donne. Nello specifico, la ritenzione idrica è la tendenza dell'organismo a trattenere e accumulare liquidi negli spazi interstiziali (tra le cellule): al di là dell'effetto estetico, può provocare anche l'accumulo di tossine, andando così ad alterare (in peggio) il metabolismo cellulare.

Perché ci viene la ritenzione idrica?

La ritenzione idrica avviene in particolare nelle zone del corpo più predisposte all'accumulo dei grassi: e quindi addome, cosce e glutei (anche se, ricordiamo, può capitare anche per gli arti superiori e la cavità addominale). Ma quali sono le cause della ritenzione idrica?

  • Alimentazione: una dieta troppo ricca di sale, proteine e alcolici, accompagnata da una scarsa idratazione;
  • Stile di vita: se è particolarmente sedentario, può influire sulla circolazione linfatica. Dai primi due fattori può conseguirne un terzo, non meno importante: il sovrappeso;
  • Fumo;
  • Gravidanza;
  • Abiti stretti e tacchi alti (soprattutto se si è costrette a stare in piedi per molto tempo);
  • Pillola anticoncezionale;
  • Farmaci: ad esempio il cortisone o quelli per contrastare la pressione alta;
  • Malattie, patologie e particolari infiammazioni.

I sintomi della ritenzione idrica

Vediamo ora quali sono i sintomi principali della ritenzione idrica (da non confondere con la cellulite, che è tutta un'altra storia: la ritenzione è un accumulo di liquidi, la cellulite è un accumulo di adipe). Solo per citarne alcuni: gambe gonfie e dal colorito poco uniforme; sensazione di pesantezza e stanchezza. Un test fai da te per verificare cosa ci sta succedendo: premere con forza un dito sulla parte anteriore della coscia, bastano un paio di secondi. Se dopo aver tolto il dito rimane ben visibile l'impronta, questo è un segnale (quasi) inequivocabile di ritenzione idrica.

Come combattere la ritenzione idrica

Della questione alimentare, dicevamo, abbiamo già parlato. Concentriamoci allora su altri accorgimenti, tra cui alcuni utili esercizi, per combattere la ritenzione idrica. Nel dettaglio:

  • sfrutta ogni occasione per muoverti un po’ ed evita posizioni statiche prolungate, sia in piedi che seduta;
  • prediligi l’attività con i pesi, lavorando tra le 8 e le 12 ripetizioni e limitando i lavori troppo lattacidi;
  • allena gli arti inferiori del corpo e i glutei, prediligendo esercizi che siano utili ai fini dello stimolo e crescita muscolare, come i Bulgarian squat, gli stacchi a gambe semitese e gli hip thrust;
  • allena anche la parte alta del corpo, per stimolare completamente la circolazione sanguigna. Ideali sono i push up a terra o in ginocchio, spinte per le spalle, il rematore o l’Australian pull up; 
  • a fine allenamento fai sempre dello stretching con e senza foam roller e rimani qualche minuto in posizione di stretching globale;
  • un’ottima posizione, utile da eseguire anche alla sera dopo un’intensa giornata di lavoro, è lo scarico delle gambe al muro, che favorisce il ritorno venoso dalla periferia al centro.
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