Allarme plastica: identificate 140 sostanze pericolose per la salute umana
Un recente studio di Endocrine Society e Ipen ha identificato oltre 140 sostanze presenti nella plastica dannose per la salute umana
“La plastica che arriva in mare per il 94% finisce nei fondali. Oltre 150 milioni di tonnellate di plastica sono già presenti nei nostri oceani, un trend in forte crescita. Si stima che entro il 2050 il peso della plastica in mare sarà superiore al peso delle creature marine viventi”. L'allarme, l'ennesimo, è stato lanciato all'antivigilia dalla onlus Plastic Free, associazione di volontariato che nasce con l'obiettivo di sensibilizzare le persone sulla pericolosità dell'inquinamento da plastica, in particolare quella monouso.
La notizia del triste “sorpasso” – più plastica che creature marine – segue di pochi giorni la pubblicazione del rapporto della Endocrine Society e di Ipen, International pollutants elimination network, da cui emerge come le materie plastiche possano rappresentare una minaccia per la salute, in quanto contengono una serie di sostanze chimiche pericolose e dannose per il sistema endocrino (sostanze che contaminano le persone e l'ambiente).
Lo studio sugli Edc, gli interferenti endocrini
Tra le sostanze più a rischio vengono segnalate gli alchifenoli, composti perfluorinati (i celeberrimi Pfas), ritardanti di fiamma bromurati (Bfr), diossina, stabilizzare Uv, piombo e cadmio. Alcune di queste contengono i cosiddetti Edc, gli interferenti endocrini: sono contaminanti ambientali, sostanze in grado di alterare la funzione del sistema endocrino (che regola gli ormoni) e causare effetti avversi sulla salute delle persone. Fino a provocare malattie come cancro, diabete, disordini del sistema riproduttivo, danni allo sviluppo neurologico dei bambini.
Nella plastica più di 140 sostanze dannose
Nell'ultimo rapporto di Endocrine Society e Ipen vengono catalogati tutti gli Edc presenti nelle materie plastiche: di fatto è quasi la summa di decenni di ricerca sanitaria sugli impatti sanitari degli interferenti endocrini. In tutto sono più di un migliaio gli Edc utilizzati nella produzione chimica e industriale: di questi più di 140 sono normalmente utilizzati nelle plastiche e la loro pericolosità per la salute umana è accertata.
Si tratta, solo per citarne alcuni, di antimicrobici, coloranti, ritardanti di fiamma, solventi, stabilizzatori Uv, plastificanti: l'esposizione a questo tipo di sostanze può avvenire in qualunque fase del ciclo vitale delle plastiche, dalla sintesi industriale al contatto fino allo smaltimento e al riciclo.
Il problema della microplastiche
Negli ultimi tempi si sente spesso parlare di microplastiche: al di là della loro dispersione incontrollata – si stima che ogni anno un essere umano possa ingerire tanta microplastica quanto il peso di una carta di credito – è bene ricordare che contengono additivi che, quando rilasciati, possono formare composti tossici se combinati con altre sostanze chimiche presenti nell'ambiente. Anche le plastiche biodegradabili e le bioplastiche, anche se più ecologiche, contengono additivi molto simili (e a loro volta interferenti endocrini).