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Lo Yoga della Risata: ridere per stare meglio

Ridere per stare meglio: è questo il “mood” dello Yoga della Risata, pratica che in meno di 25 anni si è diffusa in tutti i Paesi del mondo. Anche a Brescia e provincia

Non è una pratica di fitness nel senso più tradizionale del termine, e nemmeno di yoga nel senso più tradizionale del termine: ma è comunque una pratica del benessere, in cui si deve imparare a ridere da soli, senza un vero motivo, insomma una risata autoindotta. Parliamo dello Yoga della Risata, il cui sommo principio è uno e uno soltanto: ridere fa bene, come una medicina. Da un'idea del medico indiano Madan Kataria, quasi un quarto di secolo fa: il 13 marzo del 1995, in un parco pubblico di Mumbay, è andata in scena la prima sessione di yoga della risata, e ha preso vita il primo Club della Risata. 

Lo Yoga della Risata: il metodo

La risata si sviluppa facilmente in gruppo, quando si combinano (insieme) contatto visivo, giocosità dell'infanzia ed esercizi appositamente studiati. L'obiettivo è quello di raggiungere la risata autoindotta, in quanto si tratta di un fenomeno naturale. Ogni sessione di Yoga della Risata (noto anche come Hasyayoga) dura circa un'ora e mezza: si comincia con un vero e proprio riscaldamento, esercizi di respirazione e stretching, poi si prosegue con dei giochi specifici, degli “esercizi di risate”. Infine si ride, si ride tantissimo.

I benefici dello Yoga della Risata

Chi pratica lo Yoga della Risata è convinto dei suoi ottimi benefici: in particolare, il ragionamento si sviluppa a partire dalla teoria secondo cui bastano 10 minuti di risate, consecutive, per sviluppare benefici fisiologici importanti. Quali? Ad esempio l'ossigenazione. Quando si ride con continuità si butta fuori l'anidride carbonica, liberando i polmoni e permettendo così, quando si respira, a tanto più ossigeno di riempire i nostri organi respiratori. La risata viene dunque considerata come una fase di espirazione forzata, in cui appunto si “svuotano” i polmoni, permettendo l'ingresso di una enorme quantità di ossigeno (utilissimo, si sa, per la vita delle nostre cellule).

Altri benefici suggeriti dai praticanti riguardano la gestione dello stress, l'affaticamento, il superamento della timidezza, solo per citarne alcuni. In ogni caso, in meno di un paio d'ore, corpo e cervello si scatenano in una serie di risate di lunga durata: forse può bastare questo, nella società frenetica di oggi, a liberarci dal peso del lavoro e delle fatiche quotidiane.

Il progetto Jonkey The Monkey

E' stato lanciato sul lago di Garda, a Padenghe, il progetto Jonkey The Monkey: si tratta di un libro-laboratorio dedicato ai più piccoli e che nei prossimi mesi è atteso in diverse scuole bresciane, trattative in corso. L'autrice del testo (e del progetto) è l'insegnante di scuola elementare Silvia Martorelli, dalla provincia di Macerata: il progetto è stato riconosciuto anche dal Miur, il Ministero dell'istruzione, e si basa sul principio della cosiddetta “alleanza educativa”, e che dunque coinvolga non solo i bambini, ma anche i genitori e gli insegnanti.

I personaggi del libro Jonkey The Monkey aiutano i bambini ad affrontare alcuni degli argomenti più complicati dell'infanzia: e quindi il bullismo, i conflitti, ma pure l'empatia e le risate, e poi la natura, gli eventi catastrofici (il progetto è stato lanciato nei giorni bui del terremoto), le sfide sportive e non solo, la creatività, la fantasia, il lavoro e i giochi di gruppo.

I Club della Risata

In tutto il mondo sono più di 6000 i Club della Risata dove, appunto, si pratica Yoga della Risata, in più di 70 Paesi del pianeta. In Italia sono più di 400, ma ad oggi sono solamente due in provincia di Brescia: il club “Noi Celaridiamo” di Bedizzole, che si ritrova tutti i lunedì (alle 20.45) all'oratorio di San Vito, e il club “Gardachiride” di Padenghe, che si ritrova invece tutti i mercoledì (alle 20.00) nella biblioteca comunale. La partecipazione è gratuita. 

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