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Giovedì, 28 Marzo 2024
Fitness

Allenamenti "smart" e personalizzati: ecco come sarà il fitness del futuro

Aspettando il 2021 per la riapertura di palestre e piscine, ecco come si sono organizzati gli sportivi tra lockdown e restrizioni

Il futuro dello sport e del fitness ai tempi del coronavirus? Dal prossimo anno sarà “ibrido”, ovvero un mix di allenamento in palestra, corsi online a distanza da fare anche a casa, e lezioni outdoor, all'aperto. E' questo quanto emerge dalla ricerca realizzata da Sportclubby, la principale piattaforma italiana per prenotare corsi online, in palestra oltre che servizi dedicati ad ogni tipo di sport: per l'occasione sono stati intervistati più di 600 sportivi abituali.

Lo sport ibrido: come sarà il fitness nel 2021

Ma cosa si intende con fitness ibrido? Tutto parte da un presupposto inevitabile: finché saremo in piena pandemia anche le eventuali riaperture di palestre, club e centri sportivi non potranno che esserlo a ranghi ridotti, con ingressi contingentati e norme di sicurezza al massimo. E così, anche tra chi era abituato (prima della pandemia) ad andare in palestra tre o più volte a settimana, a causa delle restrizioni il 63% di tutte le fasce d'età ha diminuito o addirittura azzerato la propria frequenza di allenamento, con un picco del 73% tra gli over 55.

Da qui il concetto di "ibrido": nel 2021, quando si potrà ripartire, solo 7 intervistati su 10 riferiscono di volersi allenare nuovamente in presenza, e tra questi – comunque – ci sarà un considerevole 16% che affiancherà, ai classici corsi in palestra e in presenza, anche attività online e all'aria aperta. In piccole percentuali, ma significative, quelli che dichiarano di volersi allenare solo in livestreaming (il 3%) o con lezioni registrate on demand (1%).

Quelli che continueranno ad andare in palestra dal vivo, invece, suggeriscono nuove modalità di fruizione di corsi e attività: l'ipotesi è quella di un'estensione degli orari di apertura, che possa portare a un'offerta più dilazionata nel corso della giornata, e magari – come detto – affiancata da corsi online in diretta oppure on demand.

Allenamenti sempre più "smart" e personalizzati

La palestra come Netflix, ovvero tanti servizi su misura? Anche questo è un altro grande tema sottolineato dai partecipanti all'indagine. Tra le aspettative degli sportivi, infatti, non manca (per il 62% degli intervistati) la necessità, per i club, di utilizzare tecnologie adeguate per offrire servizi sempre più personalizzati.

Con un occhio alla qualità, più che alla qualità: nello specifico, il 44% degli intervistati vorrebbe poter affiancare all'iscrizione in palestra anche altre opzioni legate a sport e benessere, tra cui visite mediche, il supporto di nutrizionisti e fisioterapisti, yoga e meditazione. Per il 21% degli intervistati, inoltre, è necessario implementare il pacchetto welfare con pagamenti digitali, assicurazioni, servizi di trasporto casa-palestra (e viceversa) per ragazzi.

Fitness online: metà degli sportivi ci ha rinunciato

Con la chiusura dei centri nel primo e nel secondo lockdown, oltre la metà degli sportivi ha comunque praticato lo sport online e a distanza, anche tra le mura di casa o in giardino. Ma c'è una quota considerevole – il 48% – che invece vi ha rinunciato: questo per la mancanza di spazi adeguati (il 36%), oppure per la difficoltà o l'impossibilità di praticare certi tipi di sport a distanza (32%). 

Non solo: quasi uno su quattro (il 24%) ha rinunciato per la presenza di “disturbi” dovuti a familiari o animali, e uno su cinque (il 20%) lo ha fatto per staccare definitivamente da computer e tablet, forse già sovraccarico per gli impegni del lavoro in smart-working. Insomma, per concludere: anche per lo sport il futuro sarà sempre più “smart”. Intanto per le riaperture di palestre e piscine ci sarà da aspettare il 2021, come prevede l'ultimo Dpcm.

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