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Il ritorno del cameo: lo storico gioiello indossato da vip e influencer

Una tradizione italiana plurisecolare: così il gioiello cameo spopola tra vip, influencer e star del cinema

Dicesi cammeo, o cameo dir si voglia, scrive la Treccani: "Nome di gemme, di vario tipo, lavorate sia a tutto tondo, sia a rilievo". La tradizione più recente si perde nei secoli, soprattutto a Torre del Greco, vero polo internazionale della produzione di camei: oggi è un gioiello al top della moda mondiale, apprezzato e indossato (come collana o come orecchino) dalle star del cinema e della televisione. 

Solo per citarne alcune, tra un red carpet e l'altro: Demi Lovato, Cate Blanchett, Nicole Kidman, Sarah Jessica Parker, Gigi Hadid. Tra le italiane non sono da meno Claudia Gerini e Caterina Balivo. E ancora, dal cinema ai social: tra le influencer più cliccate al mondo (con oltre 5 milioni di follower) c'è anche Alexa Chung.

La storia del cameo

La storia del cameo, come detto, si perde non solo nei secoli ma nei millenni. "Oggi indossare un cameo - spiega Bianca Cappello, storica e critica del gioiello e docente allo Ied di Milano - s'inserisce nella contemporanea estetica del mix-and-match, in cui l'accostamento di elementi provenienti da vari stili e varie epoche rivela la capacità creativa e il gusto di chi li indossa". I primi cammei di cui si ha notizia potrebbero risalire addirittura al tempo dei greci e dei rimani: poi riscoperti in età moderna, in epoca vittoriana, fino ai giorni nostri.

Il cameo di Torre del Greco

E ancora una volta, nel mondo del fashion, sventola alta la bandiera italiana. Tra le aziende leader nel settore c'è Cameo Italiano, in cui si producono pezzi unici (indossati anche dalle star) anche su richieste e commissione, venduti in ogni parte del mondo e anche in Asia, in Cina, Corea e Giappone. Il quartier generale è ancora a Torre del Greco, in Campania, considerata la "patria" del cameo moderno: oggi nei dintorni vi lavorano circa 300 aziende che danno lavoro a più di 2mila persone. 

Il cameo di Torre del Greco prende forma (e mercato) agli albori del XVIII secolo. In quel periodo, infatti, le navi che rientravano nel Golfo di Napoli dalle coste africane caricavano grandi quantità di conchiglie, utilizzate come zavorra. Il materiale veniva poi scaricato a terra: gli abitanti del luogo in poco tempo impararono a lavorare e a incidere le conchiglie, tramutate in gioielli esclusivi.

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