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Alimentazione

Giornata mondiale dell'alimentazione: i consigli per combattere lo spreco alimentare

Ogni anno in Italia una famiglia spreca cibo per 454 euro: solo nel consumo vengono sprecate più di 4 milioni di tonnellate di cibo

“Basta spreco. Non possiamo più permetterci di sprecare le risorse del nostro pianeta a cominciare dal cibo. Ne va non solo delle nostre tasche, ma anche dell’ambiente in cui viviamo. Lo speco alimentare ha, infatti, un impatto molto negativo sull’ambiente”. Lo scrive Adiconsum, la nota associazione a tutela dei consumatori, che proprio in occasione della Giornata mondiale dell'alimentazione ha pubblicato i dati di una ricerca sullo spreco alimentare in Italia.

Lo spreco alimentare

Sono i numeri del capitalismo, sistema economico dove si produce più del necessario, senza controllo e programmazione: circa un terzo della produzione annua mondiale di cibo, fa sapere Adiconsum, finisce nella spazzatura, per un totale di 1,3 miliardi di tonnellate. In Italia, per persona, si sprecano 146 chili di cibo all'anno, a testa. Nei vari settori presi in esame – agricoltura, industria, distribuzione e consumo – vengono sprecati più di 7,7 milioni di tonnellate di cibo all'anno, per un valore complessivo di oltre 12,2 miliardi di euro.

I settori più spreconi

Non sono l'industria e nemmeno la distribuzione i settori dove si spreca più cibo, anche se insieme ogni vanno valgono oltre 2 milioni di tonnellate di cibo sprecato per un valore che supera i 2 miliardi e mezzo di euro: sono infatti i consumatori stessi i più spreconi, con 4 milioni di tonnellate di cibo sprecato (e buttato) ogni anno, per un valore complessivo di 8,7 miliardi di euro.

Ogni famiglia italiana, in un anno, secondo la Fao spreca addirittura 454 euro di cibo: il 35% in prodotti freschi, il 19% di pane, il 16% frutta e verdura, il 10% prodotti in busta, il 10% di affettati. Secondo un altro studio, di Save The Children, la Lombardia è la quarta regione più sprecona, con una media di 32 euro al mese per famiglia: più della media nazionale, che è di 28,6 euro, ma meno di Abruzzo (43 euro al mese), Liguria (37 euro) e Lazio (35 euro). E' la Sardegna la regione dove si spreca di meno: 15 euro di cibo buttato ogni mese per famiglia.

L'impatto ambientale

Altro tasto dolente, l'impatto ambientale degli sprechi: tutto ciò che viene buttato, infatti, viene comunque prima raccolto, prodotto o cucinato. L'impatto ambientale dello spreco domestico è quantificabile in 14,3 milioni di tonnellate di anidride carbonica (CO2) ogni anno: per assorbirle servono circa 800mila ettari di bosco, l'equivalente (e forse anche più) dell'intera superficie boschiva della Lombardia. Sempre sul tema dello spreco, secondo Adiconsum è come se ogni italiano, ogni giorno, buttasse nella spazzatura ben due piatti di pasta.

Consigli per ridurre lo spreco

La ricerca di Adiconsum si conclude con una serie di consigli pratici per ridurre lo spreco.

  • Occhio alla spesa: prima di comprare, controlla cosa ti serve davvero
  • Attenzione alle quantità: quando cucini, fai attenzione alle dosi
  • Riciclo creativo: utilizza gli avanzi per sperimentare nuove ricette
  • Frigorifero intelligente: mette davanti i cibi con scadenza ravvicinata
  • Utilizza il freezer: congela i cibi che non puoi mangiare a breve
  • Condividi: se ti avanza qualcosa, danne un po' ai vicini o ai colleghi
  • Al ristorante: chiedi di portare a casa gli avanzi
  • Fidati del tuo naso: la scadenza indicata sugli alimenti è approssimativa, prima di buttare annusa, e se l'aspetto è buono, assaggia.
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