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Alimentazione

Perché è meglio non usare il pompelmo quando si assumono i farmaci

Per la serie, lo sapevate? Il pompelmo fa bene, benissimo, ma può provocare intossicazioni e sovradosaggi

In quanti non hanno mai inaugurato la propria routine mattutina con una bella spremuta di pompelmo, soprattutto in inverno (che è la sua stagione)? E’ un frutto ricchissimo di vitamine, con diverse proprietà benefiche per il nostro organismo, ma che a sua volta può presentare delle controindicazioni, in particolare se associato ad altre sostanze. Ma vediamo insieme il buono, il bello e il “cattivo” del pompelmo.

Le tante proprietà del pompelmo

Il pompelmo, come detto, è ricchissimo di vitamine: ne contiene del gruppo A, del gruppo B e ovviamente del gruppo C. Nel succo sono presenti una vasta gamma di sali minerali: magnesio, potassio, rame, calcio e ferro. Tra le sue caratteristiche spiccano anche le poche, pochissime calorie (quindi adatto a qualsivoglia dieta), le sue particolarità idratanti, accertate proprietà antitumorali.

E non finisce qui: da tempo è considerato un imprescindibile alleato della vita sana. Questo perché il pompelmo e il suo succo sono in grado di favorire l’eliminazione degli accumuli di grasso in accesso, di stimolare la digestione e la diuresi: è inoltre noto per le sue proprietà anti-cellulite, drenanti e dimagranti. Insomma, il frutto (quasi) perfetto.

Pompelmo e farmaci: effetti collaterali

Ma c’è sempre un quasi, e sarebbe strano il contrario. Va infatti ricordato che l’uso e il consumo del pompelmo non sempre è consigliato, in particolare quando si seguono certe terapie farmacologiche. Questo perché il pompelmo ha l’involontaria capacità di influenzare l’azione di alcuni farmaci, in quanto contiene naringina: è la sostanza che ne dà il gusto amaro che tutti conosciamo, ma allo stesso tempo rallenta i tempi di smaltimento dei farmaci del nostro organismo.

Questo significa che rimarrebbero nel nostro corpo per molto, troppo tempo, con il rischio di causare dei fenomeni di intossicazione e sovradosaggio. Quindi attenzione, ma solo in questi casi particolari: sempre meglio consultare il proprio medico. Ma per tutto il resto il consumo di pompelmo è consigliato, consigliatissimo.

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