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Alimentazione

Tutti i segreti della bresaola: il salume (magro) che piace agli sportivi

Non solo Pippo Inzaghi e Antonio Conte: tanti sportivi fanno affidamento sulla bresaola, ecco perché

Italiani brava gente.. e grandi sportivi. Sono più di 38 milioni, infatti, gli italiani che nel 2021 hanno praticato regolarmente attività fisica. Lo rivela una statistica Istat, tornata d'attualità in questi giorni in cui si torna a discutere - inevitabilmente - di pranzi e cene natalizie, calorie da accumulare e da smaltire. Momento in cui tornano in auge anche alcuni falsi miti sull'alimentazione dello sportivo, come quello di abolire i dolci e i grassi o l'erronea convinzione che i carboidrati facciano male (e facciano ingrassare).

L'alimentazione, per chi pratica sport e non solo, è il primo passo per una resa al top e per una condizione generale di forma fisica ottimale. Anche gli sportivi a chilometro zero, amatoriali o per semplice diletto, negli ultimi tempi hanno cominciato ad interessarsi delle diete applicate allo sport (dal calciatore alla ginnasta, dallo yoga al fitness): questo perché una corretta alimentazione può influire sulla performance sportiva e sugli obiettivi da raggiungere.

Sport e alimentazione

"L'alimentazione di chi pratica sport - spiega Valeria Galfano, nutrizionista e coach - cambia in base al tipo di disciplina praticata e frequenza, durata e intensità dell'allenamento. Il calcio, ad esempio, è uno sport a ritmo intermittente in cui i giocatori si fermano e ripartono in continuazione: corsa, sprint e riposizionamento. A causa di queste caratteristiche, il fabbisogno calorico dei calciatori risulta particolarmente elevato prevedendo, anche nei giorni di riposo, un aumentato apporto sia di carboidrati che di proteine". 

Un alimento al top, in tal senso, è la mitica bresaola della Valtellina: un valido alleato come spunto pre e post allenamento, o come secondo piatto, anche per chi svolge un'attività sportiva a livello amatoriale. Tra i professionisti ci sono degli esempi storici: l'allenatore del Tottenham Antonio Conte, il mister della Reggina (ed ex allenatore del Brescia) Pippo Inzaghi, quest'ultimo celebre per mangiare sempre e comunque bresaola, che ricordiamo è il più magro tra i salumi.

Perché mangiare bresaola

"La bresaola della Valtellina - continua Galfano - vanta una giusta concentrazione di aminoacidi ramificati, fondamentali per nutrire le fibre muscolari: può essere considerato un vero e proprio integratore naturale. La bresaola contiene alcuni composti bioattivi come l'acido lipoico, il coenzima Q10, la L-carnitina e il glutatione, che possono esercitare un'attività antiossidante contro i radicali liberi, responsabili dell'invecchiamento del Dna e di alcune malattie degenerative. La L-carnitina, in particolare, svolge un ruolo importante nel metabolismo ossidativo dei lipidi e di alcune cellule, tra cui quelle cardiache e muscolari".

I segreti della bresaola

Mezzo etto di bresaola apporta mediamente 76 chilocalorie e solo 1 grammo di lipidi (i grassi), a fronte di 16 grammi di proteine nobili di alto valore biologico e vitamine come B1, B6 e B12: una porzione da 50 grammi è in grado di coprire il 25% dei fabbisogni della popolazione adulta per la vitamina B6 e il 18% per la vitamina B12. Non mancano i sali minerali preziosi per la salute come ferro, zinco, fosforo, potassio e selenio. 

La dose consigliata, per gli sportivi ma non troppo, è di 50 grammi di bresaola alla volta una o due volte la settimana. Per chi invece pratica un'attività più intensa e ad alto consumo energetico (maratoneti, triatleti, ciclisti, pesi, nuotatori, sciatori di fondo, canottieri, rugbisti e altro ancora) può dedicarsi una porzione dai 60/70 grammi in su. 

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