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Covid, contagi da zona rossa: attesa decisione della Regione

Preoccupano i dati dell'ultima settimana che si avvicinano sempre più a quelli da "zona rossa"

La provincia di Brescia si avvicina pericolosamente alla cosiddetta "zona rossa". Il numero dei contagi di domenica (704) rappresenta quasi un terzo di quelli di tutta la Lombardia (2.514). A preoccupare è la diffusione della variante inglese che sta prendendo il sopravvento in molti comuni della Bassa Bresciana e non solo.

Nell'ultima settimna, l'indice del contagio Rt è vicino all'1,20 con una media giornaliera di circa 6 decessi. Crescono anche i ricoveri ospedalieri, tanto da richiedere posti letto nei nosocomi fuori provincia. Inoltre, uno sguardo ai dati dell'ultima settimana, consente di vedere che sono stati sorpassati i livelli massimi oltre i quali è prevista l'applicazione di misure più severe: nella nostra provincia, infatti, i contagi si avvicinano a quota 300 ogni 100mila abitanti (contro un massimo di 250 previsti).

Con questi numeri il timore è che possano scattare misure più restrittive per tutto il territorio provinciale e, rivela il Corsera a questo proposito, è attesa una decisione della Regione già in settimana. I riflettori sono puntati anche sulle scuole dove, quotidianamente, Ats registra circa 50 nuovi casi. I sindaci si dicono preoccupati. A Castrezzato, uno dei 4 comuni lombardi in zona rossa fino a mercoledì, il sindaco Giovanni Aldi ha chiesto tamponi a tappeto per tutta la popolazione al fine di valutare l'effettiva situazione dei contagi.

Il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, in un post pubblicato su Facebook ha fatto appello, ancora una volta, al buonsenso. "Purtroppo non possiamo abbassare l'attenzione, - scrive - non possiamo non rispettare le regole basilari e non possiamo accettare la mancanza di rispetto delle regole degli operatori. Il contagio non si è fermato, anzi sta incrementandosi. Abbiamo ancora alcuni mesi difficili prima che l'auspicata vaccinazione di massa prenda il ritmo e la dimensione che tutti vorremmo". 

Il primo cittadino ha invitato la Prefettura a presidiare la città e a sanzionare comportamenti scorretti, ma sottolinea: "Non basta la repressione in questo momento dove è concessa la libera circolazione, serve la testa e il senso civico. Usiamoli tutti e bene, per noi e per chi ci sta vicino".

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