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Valcamonica, verso la calamità naturale: danni per decine di milioni di euro

In Valcamonica si contano i danni, mente i fiumi rientrano e si riaprono le strade: ma l'allerta meteo rimane comunque elevatissima

A margine di qualche (magro) tentativo di ritorno alla normalità, rimane la devastazione conseguente alla furia del maltempo. Tra fiumi e torrenti esondati, valanghe di fango e detriti, strade chiuse e paesi evacuati. Senza dimenticare che appena oltre confine, a Vilminore di Scalve, è venuta giù una strada per intero.

La ferrovia è ancora interrotta, arriva fino a Breno e poi basta: a Nadro il torrente è straripato allagando la Provinciale e danneggiando pure il ponte ferroviario. Tutto fermo anche a Ponte di Legno, dove tra l'altro una tromba d'aria ha devastato l'area naturalistica e faunistica dello Stelvio, inaugurata appena un anno fa.

Sono ancora bloccate le strade che portano alle varie frazioni del paese, così come è irraggiungibile anche la Valmalga, in territorio di Sonico: una frana ha devastato il versante, sradicando una foresta intera, e migliaia di alberi.

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