Vaiolo delle scimmie, 5 casi nel Bresciano: "Vaccinate per primi gay e transessuali"
Le linee guida del Ministero della Salute
Sono 5 i casi di infezione al vaiolo delle scimmie in provincia di Brescia, ma i dati sono aggiornati al 5 agosto: martedì 9 è stato pubblicato il nuovo bollettino dell'Istituto superiore di Sanità e non si esclude che ce ne siano di nuovi. Al momento, aggiornati a martedì 9, sono disponibili sono i dati a livello regionale: in tutta Italia sono 599 i casi confermati, +54 rispetto all'ultima rivelazione; di questi 169 sono collegati a viaggi all'estero (circa il 28%). L'età mediana degli infettati è di 37 anni: il più giovane ha 20 anni, il più anziano 71. Gli infetti sono quasi tutti uomini: 590 in totale, pari al 98,5%.
Vaiolo delle scimmie: i casi in Italia
Con 265 casi è la Lombardia la regione più colpita (+15 rispetto al 5 agosto): seguono Lazio (114 casi accertati al 9 agosto), Emilia Romagna (65), Veneto (42), Toscana (25), Piemonte (22), Campania (18), Liguria e Puglia (12), Friuli Venezia Giulia (11), Marche e Trentino Alto Adige (4), Abruzzo e Sicilia (2), Sardegna (1). Milano è la città italiana ad oggi più colpita dal vaiolo delle scimmie.
Nel frattempo, in Lombardia, inizieranno giovedì 11 agosto le somministrazioni del vaccino contro il vaiolo delle scimmie (sono già arrivate le prime 2mila dosi di Imvanex, l'unico vaccino approvato in Europa). I nati prima degli anni Ottanta potrebbero già essere immunizzati per via di un vaccino contro il vaiolo somministrato in età giovanile. Pubblicate anche le indicazioni del Ministero della Salute sulla strategia vaccinale contro il vaiolo delle scimmie. Non senza polemiche, ma di fronte a un dato di fatto: ovvero il 98,5% dei contagi tra gli uomini.
Le linee guida del Ministero della Salute
"Al momento - si legge in una nota - le modalità di contagio e la velocità di diffusione, così come l'efficacia delle misure non farmacologiche, fanno escludere la necessità di una campagna vaccinale di massa. Tenuto conto dell'attuale scenario epidemico, le prime categorie ad alto rischio a cui verrà offerta inizialmente la vaccinazione, come profilassi pre-esposizione, sono individuate tra personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopox virus; personale gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini, secondo i seguenti criteri di rischio: più partner sessuali negli ultimi 3 mesi, partecipazione a eventi di sesso di gruppo, partecipazione a incontri sessuali in locali, recente infezione sessualmente trasmessa (nell'ultimo anno), abitudine alla pratica di associare gli atti sessuali al consumo di droghe chimiche".