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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Primo caso di vaiolo delle scimmie al Civile di Brescia

Paziente ricoverato nel reparto di malattie infettive

Dopo il primo bresciano contagiato, ormai qualche settimana fa a Verona, c'è anche il primo caso nel Bresciano di vaiolo delle scimmie: è stato isolato al Civile. "Si tratterebbe di un paziente - scrive l'Ansa - ricoverato nel reparto di malattie infettive, dopo il ritorno da un viaggio, e che sarebbe in buone condizioni dopo la comparsa dei primi sintomi a livello cutaneo".

La situazione in Italia e nel mondo

L'ultimo aggiornamento italiano è del 26 luglio: a quella data sono 426 i casi confermati di vaiolo delle scimmie e livello nazionale, di cui 129 correlati a viaggi all'estero. Nota curiosa: tra i contagiati 424 sono uomini e solo due sono donne. La regione più colpita è la Lombardia, con 197 casi: seguono Lazio (90 casi), Emilia Romagna (49), Veneto (31), Toscana (12) e Piemonte (10). Tra i contagiati non ci sarebbero casi gravi, anche se qualcuno è ricoverato in via precauzionale in ospedale. 

A livello internazionale, nella regione europea l'Oms (Organizzazione mondiale della sanità) al 27 luglio riferisce di 13.044 casi accertati, in 36 Paesi: tra i più colpiti ci sono Spagna (3.596 casi accertati), Germania (2.410), Regno Unito (2.208), Francia (1.567) e Olanda (818). Nel resto del mondo si segnalano 2.316 casi negli Stati Uniti, 615 in Canada, 592 in Brasile.

Sintomi e cura del vaiolo delle scimmie

I sintomi del vaiolo delle scimmie comprendono, di solito, febbre, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena e astenia (stato di debolezza generale). Tra i segni più frequenti anche i linfonodi ingrossati ed eruzioni o lesioni cutanee: queste ultime di solito iniziano entro tre giorni dalla comparsa della febbre. I sintomi in genere durano da pochi giorni fino a 4 settimane, e scompaiono da soli senza trattamento. 

Il virus (noto anche come Monkeypox o Mpx) si trasmette attraverso un contatto stretto con un caso sintomatico: l'eruzione cutanea, i fluidi corporei (liquido, pus o sangue da lesioni) e le croste sono particolarmente infettivi. Ma può diffondersi anche attraverso la saliva o droplet, in caso di contatto prolungato faccia a faccia.

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