Depuratore del Garda, la protesta : “Inutile investire per nuove infrastrutture”
L'appello del tavolo ambiente Garda
Il tavolo ambiente Garda nella giornata di sabato ha organizzato un presidio all'inizio della sublacuale a Toscolano Maderno "per ricordare a tutti che l’infrastruttura - che fa di un lago diviso tra regioni un solo organismo - presto potrebbe non esistere più, lacerata dagli interessi delle parti che guardano solo alla strategia per l'oggi e non alla strategia per il domani per un lago visto come un solo sistema".
"Un tubo subacqueo - fanno ancora sapere i membri del comitato - che da più di 30 anni permette di depurare i reflui dell'alta sponda bresciana in un solo depuratore consortile sarà infatti dismesso, perché giudicato pericoloso, nonostante i pareri tecnici che dicono il contrario. Un investimento di centinaia di milioni per due nuovi depuratori che consumeranno suolo e scaricheranno le acque depurate in un altro corpo recettore quando un progetto di lungo periodo c'era e c'è già: basterebbe fare della manutenzione straordinaria e un potenziamento del depuratore esistente, ma come sempre in Italia si preferisce inaugurare una nuova opera piuttosto che curare ciò che qualcun altro aveva inaugurato prima".
"Certamente l'attuale sistema non è privo di problemi e i veronesi fanno anche bene a lamentarsi del collegamento, perché oltre ai molti reflui la sponda bresciana pompa verso Peschiera moltissima acqua di lago presa dal lago stesso a causa della sua eccessiva altezza, molte acque bianche e a volte persino piccoli corsi d'acqua, perché tempo fa si pensava che servisse diluire per permettere un agevole scorrimento dei reflui, tutto ciò appesantisce il lavoro che deve fare il depuratore e se tutto ciò non ci fosse probabilmente neanche servirebbe potenziarlo e spendere milioni di euro".
"La cura delle infrastrutture che passano sotto i nostri piedi è fondamentale e ci eviterebbe un aumento che pagheremo tutti in bolletta - si legge nell’accorato appello rivolto ai politici- non è tardi per attuarla e per premiare quei politici che in silenzio hanno fatto e vogliono fare questo sforzo perché anche se questo progetto di divisione da 1 a 3 depuratori si attuerà, i problemi rimarranno e li pagheremo ancora per gli anni a venire e questo luogo che ha ospitato per lungo tempo un'infrastruttura così lungimirante diventerà un monumento alla nostra miopia e ci ricorderà quanta importanza abbiamo dato ad un'emergenza che a tutti gli effetti è un'emergenza del tubo".