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Piuttosto di fare il vaccino anti-covid, chiude (per sempre) la storica gastronomia

A Soncino chiude la storica gastronomia Soncincibus

Vaccino? No, grazie. Dopo quasi 60 anni Arrigo Pizzoccheri, titolare della gastronomia Soncincibus, ha chiuso la sua attività perché non vuole sottoporsi all’inoculazione anti-Covid. La storica gastronomia di Soncino chiude quindi i battenti: punto di riferimento del paese, qualche anno fa aveva ottenuto anche la targa di Bottega Storica da Regione Lombardia. La notizia è rirpotata da La Provincia di Cremona. 

Secondo Pizzoccheri, quello anti Covid non è un vaccino ma una terapia genica sperimentale, contrariamente a quanto esposto dalla comunità scientifica e dall’Istituto Superiore della Sanità. Preoccupato dai possibili effetti a medio e lungo termine, Pizzoccheri ha deciso di far valere le proprie ragioni: l'idea di chiudere il locale era già nell’aria, ma a convincere il titolare è stata "la possibile imposizione del vaccino da parte delle autorità" agli operatori professionali della sua categoria (in realtà, non c'è mai stata nemmeno l'ipotesi di un obbligo, ndr), eventualità che lui definisce "imposizione da parte delle autorità di una terapia genica sperimentale".

"Per non trovarmi assoggettato a qualcosa in cui non credo, ho fatto la mia scelta - ha dichiarato a La Provincia di Cremona -. Sono personalmente contrario all’obbligo perché, come scritto dagli stessi produttori, non vi è garanzia sugli effetti immediati, a medio e lungo termine"

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