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Attualità Salò / Via Tavine

Demolito lo storico chiosco sul lago: troppe irregolarità urbanistiche

È la fine di un'epoca: il locale era un punto di riferimento della movida salodiana e non solo

Niente più aperitivi e concerti vista lago. E nemmeno rinfrescanti bibite e gelati a due passi dal Benaco. Nei giorni scorsi le ruspe hanno abbattuto il chiosco Mu di Salò: da oltre 15 anni punto di ristoro per i bagnanti che affollano la spiaggia del Mulino e luogo di ritrovo per tanti salodiani e non solo. La ragione? La struttura, sorta decenni fa, non era mai stata registrata al catasto e a nulla sono valsi i tentativi dell'attuale gestore di ottenere i permessi e le autorizzazioni necessarie. La burocrazia ha spento per sempre la musica e i riflettori del locale, diventato negli anni un riferimento per gli amanti dei concerti.

Un luogo simbolo della movida estiva gardesana, frequentato dai ragazzi come dalle famiglie, destinato a restare impresso nella memoria di molti. E in tanti negli utili giorni hanno espresso solidarietà e vicinanza a Lari Daccordi che, 15 anni fa, insieme ad altri tre soci, prese in gestione il chiosco di via Tavine trasformandolo in un locale di tendenza dove assistere ad eventi e performance di artisti. Un'epoca già finita: il sipario è calato a settembre, al termine della scorsa stagione estiva, e non si rialzerà mai più.   

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