Putin, 10mila soldati morti e il patriottismo, estremo rifugio delle canaglie
Nella conferenza stampa al cantiere del cosmodromo in costruzione a Vostochny, passando dalla negazione di una strage all'altra Vladimir Putin ha dichiarato: "Vorrei esprimere la mia gratitudine ai soldati e agli ufficiali russi per l'eroismo e il coraggio che mostrano nel servire la nostra patria".
Appena sento la parola patria, ancor più se pronunciata da un dittatore, il mio pensiero corre subito alle peggiori mattanze del XX secolo, ai criminali nazionalismi che hanno dilaniato il "secolo breve", mandando masse di soldati a morire al fronte come fossero carne da macello.
"Il patriottismo è l'estremo rifugio delle canaglie": questo il giudizio definitivo – su cui non c'è nulla da aggiungere – del poeta e saggista inglese Samuel Johnson, risalente al lontano 1775. Per Putin, la canaglia del momento, invadere uno Stato sovrano, bombardare città, uccidere oltre 1.800 civili (ultimo dato ONU) significa "servire la patria". E, di conseguenza, lo è anche morire per una guerra d'aggressione: stando alle stime più attendibili disponibili finora, in Ucraina sono morti circa 10.000 soldati russi.
Sarebbe bello chiedere ai genitori di questi 10.000 uomini (ma soprattutto ragazzi) cosa ne pensano di questo "servire la patria" tra i vermi del camposanto. Chissà che onore e che sollievo vedere la bandiera bianco-blu-rossa accuratamente posata sulla bara del giovane Dimitri e del caro Igor che – magari – poco prima di morire aveva scritto alla famiglia: "Mamma, papà, non preoccupatevi perché le operazioni si stanno svolgendo nel migliore nei modi". E dentro quella bara il cadavere dilaniato da una bomba e ricomposto alla bell'e meglio, prima di essere infilato in un sacco di nera cerata.
Chissà perché autocrati e governanti non mandano mai i loro figli a servire la patria in mezzo ai cannoni. Il fiero Vladi, così tanto amato dall'Europa fino a poche settimane fa, ha fatto nascondere la sua compagna Alina Kabaeva e i loro figli (pare siano in tutto quattro) non in una località segreta della Siberia, ma in uno chalet sulle Alpi svizzere, certo non proprio patriottico ma vuoi mettere il lusso? E mentre con scarso ritegno sciorina i suoi discorsi a reti unificate, se possibile in un caldo parka Loro Piana da 12mila euro, decine di Dimitri e di Igor continuano a morire in una guerra scatenata contro i loro fratelli, che portano gli stessi loro nomi, divisi soltanto dagli ordini dei generali d'armata e da insensate ideologie qual è il patriottismo, vuota parola dietro a cui si nascondano solamente mire imperialistiche e fila infinite di croci.