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760 alberi abbattuti per una sciata: qual è il prezzo dello scempio?

L'editoriale

Mentre tutto il mondo scende in piazza a difesa dell'ambiente, nella nostra provincia si tagliano 760 alberi (di cui 600 abeti) per far spazio a nuove piste da sci in Val Palot, su un’area complessiva di 25.152 metri quadrati. L'allarme è stato lanciato nei giorni scorsi dal circolo di Legambiente Basso Sebino. 

La società incaricata del progetto ha già ottenuto l'autorizzazione dalla Comunità Montana. Anche il Comune di Pisogne applaude: in cambio otterrà opere ambientali di compensazione - e qui la parola 'ambientali' suona quantomeno beffarda.

Investire nel turismo è certo una risorsa per tanti commercianti e albergatori, ma bisognerebbe anche pensare alla nostra casa comune. Il profitto non può e non deve più essere la meta ultima dell'uomo: i cambiamenti climatici sono lì a dimostrarlo e - a questo punto - dovremmo averlo ben capito. 

Se la deforestazione a livello mondiale continuerà ai ritmi attuali, porterà a un ulteriore aumento delle temperature (+ 1,45 °C nella sola Amazzonia entro il 2050, secondo uno studio dell'Università di Rio de Janeiro); senza parlare dei danni a fauna e biodiversità locale. Non è proprio il caso di dare un contributo a tale scempio, per farci una sciata in più e berci un bombardino a fondo pista.

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