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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Torna in libertà Paolo Oneda: è accusato di omicidio nei confronti di Roberta Repetto

Il medico è tornato in libertà su decisione del Tribunale del Riesame di Genova

E' stato rimesso in libertà Paolo Oneda, il medico chirurgo di 47 anni dell’ospedale di Manerbio, arrestato lo scorso aprile con l’accusa di "omicidio volontario con dolo eventuale" insieme a Vincenzo Paolo Bendinelli, 69enne considerato tra i responsabili (nonché tra i fondatori) del centro olistico Anidra di Borzonasca, in provincia di Chiavari.

Secondo l’accusa, il medico e il “santone” sarebbero responsabili della morte di una donna, Roberta Repetto, ospite del centro e malata di tumore: la 40enne, infatti, sarebbe stata operata dal medico bresciano Paolo Oneda su un tavolo del Centro Anidra, in condizioni del tutto inadeguate e poi curata con tisane e meditazione, fino alla sua morte a ottobre 2020, a causa di una metastasi generata da un intervento a un neo che non sarebbe stato sottoposto ad esame istologico. 

I due finiti uomini, prima in carcere e poi ai domiciliari, sarebbero accusati anche di violenza sessuale e circonvenzione d’incapace insieme alla moglie di Oneda, psicologa del centro. Per l’11 novembre, al Tribunale di Genova è atteso l’incidente probatorio sulla perizia psichiatrica di Roberta Repetto. Nel frattempo, il Tribunale del Riesame ha rimesso in libertà Oneda: resta invece il divieto di esercizio dell'attività medica.

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