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Sabato, 20 Aprile 2024
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Covid, in arrivo il Dpcm Draghi con le regole fino a Pasqua: cosa prevede

Speranza parla di "misure restrittive indispensabili". Quasi tutte le regole verso la riconferma.

Per la nostra provincia la stretta è già iniziata con l'entrata in zona arancione, a causa di uno spaventoso incremento di contagi, arrivati alla quota monstre di 901 in una sola giornata. Ma se Brescia non ride anche il resto dell'Italia non se la passa benissimo: il bollettino della Protezione Civile dice che l'epidemia di coronavirus non si ferma, i positivi sono 16.424 contro i 13.314 del giorno precedente. Calano le vittime: 318 contro 356, mentre il tasso di positività sale al 4,8% (+0,4%) e i malati intubati sono 11 in più. E la necessità di una stretta sembra sempre più vicina: proprio negli ultimi giorni è stata segnalata da parte di cinque Regioni la necessità di 25 zone rosse per contenere focolai. Si tratta, evidenzia Speranza, di "misure restrittive indispensabili", pur nella consapevolezza che comporteranno sacrifici. E questo perché "con questo livello di incidenza di casi abbiamo 5 regioni con terapie intensive sopra la soglia critica e l'Rt medio è 0.99, secondo ultimo rilevamento. Quindi l'Rt si avvia con le misure attualmente in vigore a superare la soglia di 1".

"Dieci Regioni - ha ricordato Speranza - hanno un Rt puntuale maggiore di 1, di cui nove anche nel limite inferiore, in aumento rispetto alla settimana precedente. Fuori da tecnicismi, questo significa che l'Rt si avvia, con le misure attualmente in vigore, a superare la soglia di 1. Anche i non addetti ai lavori hanno ormai imparato che con un Rt superiore a 1 il numero di contagi quotidiani aumenta costantemente in modo significativo. Un nuovo aumento del numero dei casi potrebbe rapidamente portare a un sovraccarico dei servizi sanitari, visto il contesto di incidenza molto elevata con numerose persone in area critica". Domani alle 9 si riunirà la Cabina di regia con i ministri Roberto Speranza e Mariastella Gelmini. Partecipano le regioni, i comuni e le province.

Nuovo Dpcm Draghi: cosa prevede

Il nuovo Dpcm del governo Draghi avrà validità dal 6 marzo fino al 6 aprile, ovvero fino a dopo Pasqua come ha spiegato ieri il ministro della Salute Roberto Speranza in Parlamento. Cosa prevede il decreto ministeriale del governo Draghi che sostituirà quello in scadenza il 5 marzo? Per una definizione dei dettagli dei contenuti del Dpcm si attendono i dati del monitoraggio settimanale del venerdì nel report #41 dell'Istituto Superiore di Sanità e del ministero mentre la crescita dei positivi ci avvicina al lockdown. Cosa ci sarà quindi nel nuovo Dpcm e quali saranno i divieti della stretta in arrivo?

  • gli spostamenti tra regioni saranno vietati fino al 6 aprile, mentre sarà consentito il rientro al proprio domicilio o alla propria abitazione così come gli spostamenti motivati da ragioni di lavoro,  salute o necessità. Sarà permesso, all’interno della zona gialla in ambito regionale e nella zona arancione in ambito comunale, il trasferimento verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, fra le 5 del mattino e le 22;
  • per almeno un altro mese non potranno riprendere le attività di piscine e palestre, nemmeno per le lezioni singole come prevedeva il protocollo elaborato dal ministero dello Sport; secondo il parere del Comitato tecnico-scientifico potranno riaprire soltanto quando arriveremo a un rapporto di 50 contagiati ogni 100 mila abitanti;
  • la riapertura sarà rimandata anche per cinema e teatri, anche se le associazioni dei lavoratori dello spettacolo hanno condiviso con Franceschini un documento più rigido, che venerdì sarà esaminato dal Cts;
  • recarsi nelle seconde case sarà possibile in zona gialla e in zona arancione e vietato nella zona rossa. La Stampa ricorda che le limitazioni al permesso di raggiungere la seconda casa prevedono che all’abitazione di villeggiatura possa avere accesso soltanto un nucleo familiare. La casa di destinazione, inoltre, non deve essere abitata da persone non appartenenti alla famiglia stessa;
  • l’apertura di bar e ristoranti anche dopo le 18, in zona gialla, è destinata a rimanere vietata; chiusura anche dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. 

Sulle seconde case, il Corriere della Sera scrive oggi che con il nuovo Dpcm di Draghi le cose potrebbero cambiare: "chi vive in fascia gialla o arancione potrà andare nelle seconde case anche se queste si trovano fuori regione, a meno che non si trovino in zona rossa o arancio scuro. Chi vive in zona arancio scuro non può uscire dal comune di residenza se non per comprovate esigenze". Anche per gli impianti di sci l'attuale divieto verrà prorogato fino al 6 aprile. 

Il Corriere scrive anche che le nuove regole saranno annunciate lunedì prossimo e che da questa settimana le ordinanze sul cambio di fascia saranno operative dal lunedì "per consentire ai cittadini e ai titolari delle attività di organizzarsi". Gli allentamenti saranno minimi: rimane il coprifuoco, l’obbligo di mascherina all’aperto e al chiuso, il distanziamento. Resta il divieto di spostamento tra le regioni, anche se sono in fascia gialla. L'intenzione di Palazzo Chigi è quella di chiudere il nuovo Dpcm entro il week end. 

Nulla cambierà per gli esercizi commerciali aperti ovunque tranne che in zona rossa dove possono alzare le saracinesche solo quelli che vendono prodotti essenziali: farmacie, alimentari, ferramenta, negozi di telefonia e informatica, quelli per la cura della persona, dai parrucchieri alle profumerie, librerie, negozi di giocattoli, lavanderie. Chiusi ancora ovunque nei weekend i centri commerciali. Le Regioni invece sperano ancora di strappare l’ok alla riapertura la sera fino alle 22, in zona gialla, nonostante il parere negativo del Cts. Se non verrà concessa, i locali dovranno chiudere entro le 18 con l’obbligo di limitare la presenza allo stesso tavolo a quattro persone. Dopo solo domicilio o asporto, limitatamente ai locali con cucina ma non a chi vende solo bevande. In zona arancione e rossa solo domicilio o asporto.

Intanto la Lombardia accelera per i vaccini

Tra giovedì e venerdì mattina, in Lombardia inizieranno le vaccinazioni degli abitanti dei territori di 15 Comuni in provincia di Bergamo e 8 in provincia di Brescia tra i 60 e gli 80 anni, oltre agli over 80 già previsti, "come avvenuto positivamente in Israele", ha commentato Bertolaso, coordinatore della campagna di somministrazione dei sieri anti-Covid.

La priorità sarà data agli over 80, poi alla fascia d'età dai 60 ai 79 anni. Saranno coinvolti i cittadini di Roccafranca, Rudiano, Urago d'Oglio, Pontoglio, Palazzolo sull'Oglio, Capriolo, Paratico, Iseo.

In provincia di Bergamo i Comuni coinvolti sono: Adrara San Martino, Calcio, Castelli Calepio, Cividate al Piano, Credaro, Gandosso, Palosco, Predore, Pumenengo, Sarnico, Tavernola bergamasca, Telgate, Torre Pallavicina, Viadanica, Villongo; saranno vaccinate in tutto 30.000 persone. Chiuduno e Antegnate (BG), Chiari e Iseo per Brescia sono i 4 centri massivi individuati per velocizzare la campagna. In questa area saranno vaccinate tra le 4 e le 5.000 persone al giorno, quindi in una settimana sarà completata la somministrazione nei territori più a rischio.

Fonte: Today.it

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