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La pandemia avanza: la Lombardia rischia un Natale in zona gialla

La previsione dell’Associazione italiana di Epidemiologia

Lombardia rischia un Natale in zona gialla. A dirlo è il Corriere delle Sera, analizzando i dati sull’incidenza dei nuovi casi ogni 100 mila abitanti. Domenica erano 135, ma – secondo la previsione dell’Associazione italiana di Epidemiologia effettuata col modello "Made" – entro due settimane potrebbero arrivare a oltre 230, così come verrebbe superata la soglia del 15% di occupazione dei reparti Covid ordinari (il terzo indicatore, quello delle terapie intensive, potrebbero invece restare sotto il limite del 10%). 

L'impatto delle restrizioni sull'economia

Eventuali limitazioni e restrizioni durante il periodo natalizio, in tutta Italia metterebbero a rischio un tesoretto da 18,7 miliardi di euro di consumi che le famiglie concentrano tra Natale e Capodanno. E' quel che afferma Assoutenti, intervenendo sull'aumento di contagi che si sta registrano nel nostro paese.

"Solo tra Natale e Capodanno i cittadini spendono complessivamente 18,7 miliardi di euro tra viaggi, alimentari e ristorazione: un "tesoretto" composto da 715 milioni di euro di consumi nei ristoranti nei giorni di Natale e di Capodanno, 5 miliardi di euro di spese alimentari nelle case e 13 miliardi di euro tra viaggi e spostamenti - spiega il presidente Furio Truzzi -. Qualsiasi misura che dovesse introdurre nel periodo delle feste restrizioni sul fronte degli spostamenti degli italiani, delle presenze nei ristoranti e dei pranzi e cene nelle abitazioni private, avrebbe ripercussioni sulle spese delle famiglie e provocherebbe un danno immenso al commercio e al turismo, mettendo in ginocchio migliaia di imprese con un impatto enorme sull'economia italiana".

Zona gialla dicembre 2021: cosa cambia

Nessun divieto di sorta per chi si è vaccinato o è guarito di recente dal Covid. Per cinema, teatri, stadi e palazzetti dello sport, bar e ristoranti al chiuso, feste, discoteche non basterà nemmeno qui il Green Pass semplice, ma servirà quello Super (ovvero: solo il vaccino). La differenza principale con la zona bianca è che scatta l'obbligo di mascherina anche all’aperto. Un ritorno al passato. 

Nelle Regioni in zona gialla, come per la bianca, il tampone negativo sarà sufficiente per recarsi sul luogo di lavoro, per salire sui treni a lunga percorrenza e per effettuare attività sportiva al chiuso in piscine e palestre (ma per andare a cambiarsi e farsi la doccia in spogliatoio servirà il Super Green Pass). 

Anche qui per prendere un caffè al bancone del bar, per andare nei ristoranti con tavoli all'aperto non servirà nemmeno il Green Pass semplice. Resta tutto come oggi da quel punto di vista, e anche in zona gialla il Green Pass per prendere metropolitane, autobus e tram rischia di essere una restrizione solo sulla carta. I controlli sono di fatto impossibili.

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