Ha massacrato Mara a calci e bastonate: lo Stato gli pagherà la sepoltura
Sarà a carico dello Stato, o meglio del Comune di competenza, la sepoltura di Moustafa El Chani, il 32enne che ha ucciso a calci e bastonate la 46enne Mara Facchetti
Era solo, lontano da tutti, legato solo e soltanto a Mara, la donna che per lui era diventata un'ossessione, tanto da portarlo a compiere il crudele gesto di ucciderla, per poi togliersi la vita a sua volta. Nessuno ha chiesto di lui, nessun familiare, nessun parente lontano: Moustafa El Chani, 32 anni, a quanto pare non aveva nessuno.
Uccisa a calci, pugni e bastonate
Non aveva nemmeno una residenza, e neppure il permesso di soggiorno: per qualche tempo aveva abitato a Brandico. La salma di El Chani ora si trova al Civile di Brescia, insieme a quella di Mara Facchetti, la donna di 46 anni che lui ha ucciso a calci, pugni e bastonate. Nelle prossime ore entrambi i corpi saranno sottoposti all'esame autoptico.
Fatto questo, potranno essere organizzati i funerali: quello di El Chani, senza parentele, dovrà essere organizzato a carico dello Stato, con le spese pagate dal Comune che verrà considerato di competenza. E quindi Brandico, dove appunto per qualche tempo era domiciliato, oppure Azzano Mella, il paese dove sono stati ritrovati i corpi, oppure ancora Brescia.
La sepoltura di El Chani a carico dello Stato
Una situazione che provoca inesorabilmente un corto circuito morale: tutti devono avere giusta sepoltura, anche i criminali. Ma provoca inesorabile indignazione anche il fatto che sarà a carico dei cittadini. Però qual è l'alternativa? Non c'è. La società civile passa anche da questo.
Tutta la comunità, intanto, si stringe al dolore e al cordoglio dei familiari di Mara. La piangono il fratello e la sorella, e la madre, disperata: Mara aveva anche una figlia, di appena 5 anni. La triste cronaca dell'accaduto è ormai storia nota: El Chani ha ucciso Mara, poi si è impiccato al parco giochi di Azzano. Prima di togliersi la vita, ha mandato un messaggio vocale alla madre della donna, confessando quanto aveva appena fatto.