Lombardia, la zona gialla sembra ormai certa: conto alla rovescia sulla decisione
"È molto probabile che si passi in zona gialla", aveva già commentato – scettico – il governatore Attilio Fontana
L'ondata della variante Omicron avanza spedita in tutta Italia, nuovi passaggi di colore per tante regioni (tra cui la Lombardia) sembrano ormai inevitabili. I dati decisivi sono sempre quelli del giovedì, dunque di oggi. Domani il monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute manderà alcune regioni da lunedì 3 gennaio 2022 in zona gialla e altre forse già in zona arancione (qui la spiegazione di cosa cambia nella zona arancione nella vita di tutti i giorni). Il sistema a colori dopo il nuovo decreto annunciato ieri ha sempre meno impatto, va detto. Serve ormai il Super Green Pass per quasi tutto, quasi ovunque. Ma procediamo con ordine.
Zona gialla e zona arancione: cosa succede domani
Lazio e Lombardia sembrano ormai certe della zona gialla: "La decisione verrà presa in base ai numeri di giovedì, ma in questo momento, se non ci saranno miglioramenti nei prossimi giorni, è molto probabile che si passi in zona gialla”, ha dichiarato in settimana il governatore Attilio Fontana.
In bilico, però, ci sono anche Piemonte, Sicilia, Umbria ed Emilia-Romagna. Volano i contagi di coronavirus in quest'ultimo territorio, con record di nuovi casi e tamponi registrati da inizio pandemia, ma nella regione guidata da Bonaccini l’accoglienza ospedaliera regge: si dovrebbe restare ancora in zona bianca fino a ben dopo l'Epifania.
Invece la Liguria, le Marche e la Calabria potrebbero passare in zona arancione. Le Marche hanno un dato delle intensive già da zona arancione (così come la provincia autonoma di Trento), ma il numero di ricoveri ordinari è ancora sotto la soglia che fa scattare il nuovo cambio di colore.
Piccola "curiosità": l'incidenza è così fuori controllo in Italia che persino il Molise, la regione più risparmiata da questa ondata, ha incidenza (dati aggiornati a ieri, casi per data di notifica a 7 giorni ogni 100mila abitanti) a quota 151. Oltre la soglia da zona arancione/rossa. In Umbria e Lombardia è sopra quota 1000. La mappa dell'incidenza, qui di seguito, desta una certa impressione. Negli ultimi 7 giorni (23-29 dicembre) ci sono stati 381.992 casi, in crescita del 100,7% rispetto alla settimana precedente (16-22 dicembre) secondo i dati del monitoraggio di Lab24 del Sole 24 Ore.

La situazione a Brescia e in Lombardia
Ieri è stato registrato un nuovo record di contagi in Lombardia, anche se calano i tamponi (quasi 40mila in meno): è l'effetto Omicron, che con la sua trasmissibilità ad oggi inedita (si stima possa essere fino a 5 volte più contagiosa di Delta) si sta diffondendo in tutta Europa e nel mondo. Nuovo aumento dei ricoveri Covid in ospedale, più di 130 in un solo giorno: con questi numeri, appare ormai inevitabile la zona gialla (dove però, in pratica, non cambia nulla).
I numeri del bollettino regionale. Sono 2.757 i positivi bresciani in 24 ore, 9.297 in sette giorni con una media di 1.328 contagi al giorno, in aumento del 26,2% in sette giorni (martedì era +28,1%, lunedì +8%) e del 61,7% nei sette giorni precedenti. L'incidenza, mai così alta, si attesta a quota 745 nuovi casi ogni 100mila abitanti in sette giorni.
Nel territorio regionale si segnalano 28 decessi per coronavirus. Tra questi anche tre bresciani: due uomini di 79 e 75 anni, residenti a Brescia e Provaglio Valsabbia, e una donna di 80 anni di Marcheno.