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Lombardia, ordinanza del 19 febbraio: zona gialla per un'altra settimana

Era attesa da giorni, e nel pomeriggio di venerdì 19 febbraio è finalmente arrivata la comunicazione del Governo

“La Lombardia resta gialla. Siamo intervenuti con limitazioni localizzate per contenere meglio, tracciare e isolare i piccoli focolai. Azioni mirate a mantenere la nostra regione il più libera possibile da restrizioni. Serve massima attenzione da parte di tutti. Serve che arrivino i vaccini”.

Lo scrive il presidente Attilio Fontana, che anticipa di qualche ora la comunicazione del Governo. Dunque, in base ai dati elaborati dall'Istituto superiore di Sanità, almeno per un'altra settimana la nostra regione resterà in zona gialla.

Cosa si può fare in zona gialla

Nelle regioni in zona gialla sono consentiti tutti gli spostamenti, anche al di fuori del proprio Comune di residenza, purché non si superino i confini regionali. Non servirà l'autocertificazione.

Resta, invece, il coprifuoco notturno, con il divieto di uscire di casa tra le 22 e le 5 del mattino, se non per "comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute", che andranno "provati" con l'autodichiarazione.

In zona gialla riaprono anche i bar, i ristoranti e tutti gli altri locali con il servizio al tavolo possibile fino alle 18 (compresi negozi e i centri commerciali). L'asporto sarà attivo fino alle 22, mentre non ci sono limiti di orario per la consegna a domicilio.

Cosa cambia in zona arancione

La Lombardia tornerà in zona arancione, gli spostamenti saranno quindi consentiti soltanto all'interno del proprio comune, anche se resterà la solita raccomandazione di evitare gli "spostamenti non necessari". Per uscire dal proprio comune sarà invece necessaria l'autocertificazione su cui bisognerà indicare il motivo dello spostamento, possibile soltanto per lavoro, salute e situazioni di necessità. Gli spostamenti verso altri comuni non saranno consentiti per fare visita a parenti o amici.

Salva la deroga per i residenti nei comuni con meno di 5mila abitanti: potranno superare i confini del proprio paese e spostarsi verso comuni entro una distanza di 30 chilometri, ma senza raggiungere i capoluoghi di provincia. 

Bar, ristoranti e pasticcerie saranno nuovamente chiusi. Sarà possibile soltanto l'asporto, fino alle 22 per ristoranti e fino alle 18 per i bar, e la consegna a domicilio senza orari. 

I negozi saranno aperti - con i classici obblighi del distanziamento, della mascherina e della misurazione della temperatura -, mentre i centri commerciali saranno chiusi, tranne che per alcune categorie merceologiche (beni di prima necessità).

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