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Dai ristoranti al coprifuoco a mezzanotte: "A fine mese maggiori riaperture"

Nel governo Draghi continua lo scontro tra rigoristi e aperturisti. Il governatore Fontana: "La Lombardia ha numeri da zona gialla e a fine mese si potranno avere maggiori riaperture". Domani prima tappa importante con la conferenza Stato-Regioni

Sebbene in diverse zone della Lombardia la situazione contagi non sia così rassicurante (si veda i 51 Comuni bresciani con dati da zona rossa), sulla scena politica negli ultimi giorni non si fa altro che parlare di riaperture. La pressione sul premier Draghi, con contestuale 'assalto' al ministro della Salute Speranza, da parte degli "aperturisti" è costante, in primis da parte della Lega. Ma, intenzioni a parte, tutto dipenderà dall'andamento dei contagi nei prossimi giorni e, al contempo, del piano vaccinale (da questo punto di vista, proprio la guida leghista si è dimostrata disastrosa nella nostra regione).

Per riaprire bar e ristoranti – e dare nuove libertà ai cittadini – la partita si gioca sul filo delle prossime due settimane: nell'esecutivo qualcuno spinge per fine aprile (il 20 sembra una data poco plausibile) mentre altri, la maggior parte, puntano a maggio. È evidente, comunque, che non si andrà oltre il mese prossimo, che in fondo era il termine indicato anche dal governatore lombardo Attilio Fontana, che aveva parlato di ritorno alla vita e alla normalità.

Davvero a maggio riaprono i locali e il coprifuoco si sposta a mezzanotte?

Ristoranti aperti alla sera e coprifuoco allungato

Domani, giovedì 15 aprile, c'è la conferenza Stato-Regioni, appuntamento in cui si parlerà proprio della tanto agognata ripartenza. Riaprire i ristoranti all'aperto anche di sera sarà, a quanto riferisce Today.it, una delle proposte che le regioni porteranno all'attenzione dell'esecutivo. "C'è una riunione in corso, i tecnici stanno stilando delle linee guida che proporremo al governo giovedì", ha fatto sapere il neo presidente della conferenza delle Regioni Massimo Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia. Fedriga ha ribadito che l'obiettivo è "garantire la massima sicurezza quando ci saranno le riaperture". "Il documento non c'è ancora - ha precisato - ma lo stileremo per portarlo all'appuntamento di giovedì".

L'idea, quindi, è togliere il limite delle 18 almeno per i locali all'aperto, un'opportunità che ha avuto anche il benestare del virologo del San Raffaele, Burioni. 

A quel punto sarebbe, però, necessario "allungare" l'attuale coprifuoco, che scatta alle 22. Secondo fonti di Palazzo Chigi, nel governo si valuta infatti l'ipotesi di spostare più avanti le lancette del coprifuoco, dalle 22 a mezzanotte. La richiesta è stata avanzata dal fronte 'aperturista' dell'esecutivo e una parte dell'esecutivo e delle Regioni sembra voler accelerare in questo senso. Lo stesso premier Mario Draghi avrebbe già chiesto al Cts di mettere nero su bianco dei protocolli che non siano anti-economici, con un occhio attento ai settori più in sofferenza. Primo fra tutti quello della ristorazione.

Zona gialla in Lombardia

Sul bisogno di ulteriori riaperture è intervenuto anche il governatore Attilio Fontana, in un intervista rilasciata dal quotidiano Libero: “Il tema delle riaperture lo declino in tre passi. Il primo è quello odierno che dice che la Lombardia ha numeri da zona gialla e che a fine mese si potranno avere maggiori riaperture. Il secondo è quello che inizierà una volta che avremo tutti i lombardi over 60 vaccinati. Allora sarà possibile chiedere maggiori libertà anche rispetto alla zona gialla. Il terzo e ultimo - conclude il presidente lombardo - è quando avremo raggiunto un grado di vaccinazione che ci permetterà di riprendere la nostra vita normale. Sui tempi dipenderà da quante dosi arriveranno”.
 


 

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