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Allarme legionella, 16 casi in pochi giorni: prelievi casa per casa

Il focolaio segnalato a pochi chilometri dai confini bresciani

E' allarme legionella in Val Seriana, a pochi chilometri dal lago d'Iseo, con 16 casi ad oggi accertati di cui 10 a Clusone, 3 a Rovetta e gli altri a Fino del Monte, Gazzaniga e Onore. I pazienti a cui è stata diagnosticata la legionellosi - l'infezione da legionella - sono per la maggior parte uomini, in età avanzata (sarebbero pochi sotto i 50 anni): per alcuni di loro si è reso necessario anche il ricovero in ospedale, ma nessuno sarebbe in gravi condizioni o in pericolo di vita. 

Gli accertamenti delle autorità sanitarie

"Ognuno di loro vive in abitazioni differenti - fa sapere il Comune di Clusone, il più colpito dal focolaio di legionella - Ats sta effettuando accertamenti nelle singole case e sta inoltre censendo gli impianti di condizionamento localizzati negli esercizi pubblici per individuare un vettore comune". Gli operatori del dipartimento di Igiene e prevenzione sanitaria di Ats hanno prelevato campioni nei bagni, nelle docce e nei rubinetti delle abitazioni. Ad oggi però non sarebbero stati rilevati riscontri. Ma ci vorrà ancora qualche giorno.

"Sono state effettuate le verifiche presso le case dei malati - scrive il Comune di Rovetta - Siamo in attesa dei risultati e terremo informata la popolazione. Non vi sono limiti alla vita ordinaria, incluso il consumo di acqua dalla rete idrica comunale. La legionellosi non si trasmette da persona a persona".

Che cos'è la legionella e come si trasmette

La legionellosi, nota anche come "malattia del legionario", è un'infezione polmonare causata dal batterio Legionella pneumophila, responsabile di oltre il 90% delle infezioni. Le legionelle sono presenti negli ambienti acquatici naturali e artificiali come acque sorgive, termali, fiumi, laghi, fanghi e altro. 

Da questi ambienti raggiungono quelli artificiali, come condotte cittadine e impianti idrici quali serbatoi, tubature, fontane e piscina, che possono agire come amplificatori e disseminatori del microrganismo, creando una potenziale situazione di rischio per la salute umana. La memoria torna all'epidemia di legionella che nel 2018, nella Bassa Bresciana, provocò un migliaio di contagi e almeno una decina di morti.

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