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Niente mascherine, è tornata l'influenza: il virus colpisce soprattutto i bambini

Sarebbero già quasi 20mila i bresciani a letto con l'influenza

Ce n'eravamo quasi dimenticati: complice il Covid nelle sue fasi più virulente, ma soprattutto per distanziamento, mascherine, accurato igiene delle mani. Ora che tutto sembra superato, già ai primi di dicembre si contano quasi 20mila bresciani a letto con l'influenza: il dato, riportato dal Giornale di Brescia, conferma una sorta di "picco" anticipato, mai così presto negli anni passati (quando si registrava tra gennaio e febbraio). L'invito dal mondo medico è quello di vaccinarsi contro il virus influenzale, rivolto non solo agli anziani e ai fragili ma anche ai giovani e ai bambini.

Influenza: colpiti soprattutto i bambini

E' infatti tra i più piccoli che sta dilagando l'influenza di quest'anno: come si legge nell'ultimo rapporto epidemiologico di InfluNet - la Rete italiana sorveglianza influenza dell'Istituto superiore di Sanità - il valore dell'incidenza totale è pari a 12,91 casi di influenza ogni mille assistiti. Ma nella fascia d'età 0-4 anni l'incidenza è pari a 40,79 casi per mille assistiti, nella fascia d'età 5-14 anni è pari a 25,02, nella fascia tra i 15 e i 64 anni a 10,10, tra gli over 65 solo 5,04 casi per mille assistiti.

Merito del vaccino: gli ultimi dati resi noti da Regione Lombardia, aggiornati alla fine di novembre, segnalano oltre 1,4 milioni di persone già vaccinate nel territorio regionale, pari al 13,6% della popolazione. Nella fascia d'età 0-15 anni è stato vaccinato l'8,4% della popolazione, nella fascia 16-59 il 3,5%, nella fascia 60-64 il 15,9%, nella fascia over 65 il 35,9%. E' l'ampia copertura vaccinale (circa il 90% in Lombardia) che ha rallentato il Covid, che ora colpisce un pazienti ogni 10 malati di influenza.

I sintomi: febbre, tosse e raffreddore

L'influenza picchia duro anche sui più piccoli: febbre, tosse e raffreddore sono i sintomi più diffusi. Ma le febbre può diventare anche molto alta - il consiglio è di rivolgersi al proprio medico o pediatra, e non correre in pronto soccorso - e può essere affiancata da altri sintomi come vomito o dissenteria. "Aumenta l'incidenza in tutte le fasce d'età - fa sapere l'ISS - ma risultano maggiormente colpite le fasce di età pediatrica, in particolare i bambini al di sotto dei 5 anni". In tre regioni (Lombardia, Emilia Romagna e Umbria), l'incidenza ha superato la soglia del livello di "entità molto alta".

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