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"La crema è vomitevole": Massari gli fa causa, due ragazzi costretti a pagare

Si è conclusa la battaglia legale di Iginio Massari, contro due giovani recensori che avevano definito “vomitevole” la sua celebre crema pasticcera

Avevano definito “vomitevole” la sua celebre crema pasticcera, in una recensione pubblicata su TripAdvisor e ormai vecchia di cinque anni. Ma questo è il tempo che ci è voluto per la conclusione giudiziaria della vicenda, dopo una querela per diffamazione: la magistratura ha dato ragione a Iginio Massari, che ha già ottenuto un risarcimento in denaro, già dirottato in beneficenza a un'associazione che collabora con l'ospedale pediatrico di Brescia.

“I social sono un valido strumento di comunicazione che consente di raggiungere luoghi e persone lontane – ha scritto Massari su Twitter – Meglio fare attenzione tuttavia ai contenuti. Fiducia nella giustizia”.

Non si conosce ovviamente l'identità dei due “recensori”: è lo stesso Massari a riferire all'Ansa che “hanno più di 30 anni, ma sono immaturi: sono come quelli che pensano di viaggiare soli in autostrada e non si accorgono di essere gli unici contromano”. E ancora: “Vivono pensando di poter buttare la cacca addosso agli altri, e con intento diffamatorio disperdono in un attimo il lavoro di una vita”.

Una critica durissima, forse un po' esagerata, e che Massari – maestro pasticcere riconosciuto a livello internazionale, e titolare di un'azienda che occupa quasi 40 persone – ovviamente non ha digerito.

“Le critiche si possono fare, basta che non siano diffamatorie – continua Massari – In questo caso avevano esagerato e ho deciso pertanto di prendere la via legale che è durata cinque anni. Una battaglia che ho fatto da solo, senza sostegno del motore di ricerca, ma già dal primo passo la Polizia Postale aveva ravvisato la diffamazione. Alla fine il giudice mi ha chiesto una transazione, che ho accettato, devolvendo l'importo del danno a una Onlus”.

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